La sostenibilità a supporto dell’economia: lo sviluppo naturalistico e green del territorio portano giovamento all’economia e non solo. Ne è un perfetto esempio il caso di Castel Volturno, che nell’estate 2025 ha registrato 44 nidi di Caretta caretta, fatto che ha generato un ritorno d’immagine potentissimo e ha trasformato la zona in un polo di attrazione turistica green.
I nidi di Caretta Caretta in Campania

Nell’estate 2025 a Castel Volturno, sono stati individuati ben 44 nidi di Caretta Caretta. Si tratta di un numero record, che è valso alla località il primato nel Mediterraneo occidentale. Grazie alla presenza dei nidi delle tartarughe marine, Castel Volturno è riuscito a trasformare un dato naturalistico in un punto di svolta per la sua economia. Infatti l’aumento delle nidificazioni di Caretta caretta indica come da un modello di sostenibilità si possa generare valore e supporto per l’economia locale. La sinergia tra istituzioni, cittadini e imprese ha portato allo sviluppo di un modello di sviluppo sostenibile che ha ripristinato le condizioni di nidificazione. Per il futuro consolidare quanto già realizzato resta l’obiettivo da perseguire con il massimo impegno.
La sostenibilità a supporto dell’economia

La tutela della natura e la valorizzazione del territorio possono diventare un impulso importantissimo per l’economia locale, perché investire nella sostenibilità vuol dire investire nel futuro del territorio stesso. Attraverso la salvaguardia degli habitat naturali e della biodiversità, la natura riesce a riguadagnare il terreno perso negli anni, e a portare valore al territorio. Il turismo è la prima forma di ritorno visibile in questo senso: i viaggiatori, attirati dalla possibilità di vivere esperienze uniche e di alto impatto emozionale, come può essere assistere alla schiusa delle uova di Caretta Caretta e alla corsa delle piccole tartarughe verso il mare, portano immediatamente un indotto positivo sul territorio.
Configurare una destinazione come sostenibile, green e a tutela della natura vuol dire puntare anche su un tipo di turismo che segue gli stessi valori. Si riesce, in questo modo, ad attirare una clientela di alto livello, disposta anche a spendere di più in cambio di un’accoglienza che garantisca un basso impatto sull’ambiente. Coniugare biodiversità, turismo e opportunità economiche diventa possibile seguendo un modello di sviluppo sostenibile, ma per riuscirci è necessaria la partecipazione dei diversi attori locali, dalle istituzioni alle associazioni di tutela ambientale, dalle strutture ricettive alle attività commerciali.
Una riflessione per l’Open Air

Anche questa esperienza dimostra che coniugare tutela ambientale e rilancio economico non solo è possibile, ma è auspicabile e già realizzabile. Partire dalle risorse e dal patrimonio naturalistico per creare un nuovo tipo di turismo e un nuovo tipo di sviluppo sostenibile è un obiettivo da mettere all’ordine del giorno e da non perdere di vista. Le strutture che operano nel settore dell’Open Air possono fare moltissimo in questo senso, diventando da un lato portavoce di una gestione più consapevole, sostenibile, accessibile e inclusiva delle attività ricettive; e dall’altro cooperando attivamente con le iniziative a favore della tutela ambientale.
Diventare protagonisti nella individuazione e protezione di un habitat turistico sostenibile è di fondamentale importanza per riuscire a trasformare in motivazione di viaggio in un gesto di tutela.





