La storia di Monica Migliorati e delle sue sorelle inizia negli anni Settanta del Novecento, con una scelta di vita coraggiosa che vede il padre smettere giacca e cravatta, lasciare il centro di Perugia e approdare con la famiglia sulle sponde del Lago Trasimeno. È da questa inversione di marcia che nasce il Camping Village Punta Navaccia, gestito dalle tre sorelle, ognuna con il suo ruolo all’interno della struttura. Figlie degli anni Sessanta, Monica e le sue sorelle hanno tratto da quell’esempio la consapevolezza che il cambiamento porta con sé sempre qualcosa di positivo e che si può prendere in mano la propria vita, mettersi al timone e tracciare la rotta.
Gli inizi di Monica Migliorati
«Mio padre cambiò lavoro quando avevo 12 anni», racconta Monica Migliorati; «Disse: ragazze siamo pronti per una nuova esperienza, dobbiamo dar vita a qualcosa sul lago. La domenica ci portava a raccogliere le bottiglie di plastica e i ferri in un parcheggio a ridosso del Trasimeno, poi riversammo in quell’area quindicimila camion di terra, in seguito piantammo una gran quantità di alberi creando una penisola. Dragammo una foce di un fiume dando vita a una seconda penisola, divisa dalla prima da un porto canale. Ho respirato l’aria dell’azienda che ero adolescente, partecipando attivamente al lavoro di squadra. Tutto quello che si vede oggi è nato dall’entusiasmo di nostro padre per la vita en plein air».
Ed è proprio in virtù di questa scelta che Monica, oggi Cavaliere del Turismo, una figlia e un figlio, rivendica il concetto di vacanza all’aria aperta come filosofia di vita «Perché», dice, «chi viene in campeggio lo fa sulla base di una scelta precisa, di un’intima esigenza che ha come priorità il contatto con la natura e il senso di libertà che ne deriva». E ancora: «Non credo alle multinazionali, al lusso ad ogni costo, alla vacanza “esclusiva”, il nostro tessuto è fatto di piccole e medie imprese a conduzione familiare, ed è questa la sua forza». «Spesso noi donne non abbiamo vita facile, in un mondo a guida prevalentemente maschile, ma siamo tenaci» spiega Migliorati, «Ci siamo risollevate dai danni di una tromba d’aria che nel 2015 ha devastato il camping. Altri si sarebbero arresi, ma abbiamo reagito e siamo ripartite».
Il successo e il futuro
Oggi il camping Village Punta Navaccia, che ha vinto un bando europeo sulla sostenibilità, è attrezzato con alloggi e una pedana per l’accesso al lago per accogliere anche i turisti con disabilità («Che sono viaggiatori a tutti gli effetti») e ha superato il fatturato del 2019, si estende per 70mila metri quadrati, offre grandi piazzole ombreggiate con vista lago, case mo- bili Standard, Superior, Deluxe, Super Deluxe, Deluxe per disabili, tende Sa- fari Lodge, tende Coco e Mini Safari. E poi due piscine per adulti e bambini, e un idromassaggio.
Nella struttura è presente un porticciolo con 200 posti barca e un grande anfiteatro per spettacoli serali con un maxischermo. Il campeggio offre animazione internazionale, mini-club, parco giochi, discoteca, tennis, basket, beach volley, calcetto, ping-pong. In crescita gli arrivi e le presenze ogni anno, a dimostrazione di come, l’attenzione al cliente ed una buona gestione portino risultati che, fanno ben sperare per il futuro.