“Bene la proroga sull’accatastamento delle unità mobili nel turismo all’aria aperta, fondamentale anche il contributo stabilito per gli alloggi dei lavoratori del settore”.

Alberto Granzotto, presidente FAITA Federcamping, plaude alla decisione del CDM di prorogare a dicembre i termini per l’accatastamento delle unità mobili di pernottamento nei campeggi e nei villaggi turistici. Una misura che rappresenta un notevole elemento di sostegno all’open air. Le 2600 imprese italiane che operano nel settore avranno tempo fino al prossimo 15 dicembre 2025 per adeguarsi, presentando gli atti di aggiornamento della mappa catastale aziendale. Si tratta di un provvedimento importante e atteso che rappresenta uno stimolo per gli imprenditori a migliorare la loro offerta.
La misura prevede che caravan, case mobili per vacanze e tutti i mezzi mobili di pernottamento su ruote che si trovino in complessi turistici all’aperto siano esclusi dalla determinazione del valore catastale. Da un lato, le imprese turistiche avranno più tempo a disposizione per l’attuazione di lavori di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale attraverso un contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato. Dall’altro lato, si garantisce un’applicazione uniforme a livello nazionale della nuova disciplina sulla non rilevanza catastale degli allestimenti mobili (mobile home e maxicaravan) nelle strutture ricettive all’aperto, così da permettere sia all’Agenzia delle Entrate di standardizzare le procedure, sia agli intestatari catastali di seguire un unico indirizzo interpretativo per la corretta individuazione dei beni da censire e stimare.
Nello stesso Consiglio è stata approvata la norma che ha stanziato un piano da 120 milioni di euro (44 nel 2025, 38 nel 2026 e 38 nel 2027) per lo “staff housing”: i contributi potranno essere utilizzati per costruire, riqualificare e ammodernare alloggi da destinare a condizioni agevolate ai lavoratori del comparto turistico-ricettivo.