Per evitare di finire nella “Black List” dei siti Unesco, il Comune di Venezia ha introdotto ieri la tassa di ingresso per i visitatori giornalieri, tassa che ammonterà a 5 euro a testa e che sarà attiva dal 2024 ma solo per un periodo massimo di 30 giorni nelle cosiddette “giornate da bollino nero”.
Nello specifico, il ticket, acquistabile su un apposito sito tramite prenotazione, permetterà ai turisti di visitare la città e di passare i controlli e sarà attivo solo nelle giornate con una elevata affluenza di turisti, proprio allo scopo di alleggerire la pressione ed evitare l’overtourism sulla città. Ideato nel 2019, vede solo ora la sua applicazione dopo numerose discussioni e provvedimenti ad hoc. Dal procedimento saranno esentati: i ragazzi sotto i 14 anni, i lavoratori, i residenti nel comune di Venezia, pendolari e studenti. Saranno poi esentati dal pagamento (ma dovranno prenotare l’accesso), coloro che soggiornano in strutture ricettive del territorio comunale, i residenti in Veneto, chi necessita di accesso alle cure, chi si reca per disputare manifestazioni sportive e gli appartenenti alle forze dell’ordine.
Ricordiamo che non è stata fissata alcuna soglia limite per l’accesso ma che, secondo il Comune, già questo provvedimento dovrebbe contribuire a far diminuire di molto la pressione sulla città. Soddisfatto il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che la definisce una norma “apripista” e il Presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli che la considera un’ottimo esempio, esportabile anche in altre realtà come le Cinque Terre. Non sappiamo se basterà questo provvedimento a fermare lo spopolamento della città ed ad evitare che si trasformi in una Disneyland per turisti ma speriamo che il provvedimento sia utile a regolamentare e controllare meglio i flussi turistici.