Un’estate al mare: numeri e previsioni del turismo balneare 2025

La scelta della balneazione, in particolare marittima, rappresenta il top nelle graduatorie nazionali del settore turistico. Tuttavia oltre alle temperature, che potrebbero toccare i massimi storici, ad essere roventi saranno anche i prezzi e le piattaforme di prenotazione. Sono previsti rincari su tutti i fronti, e i voli stanno andando a ruba, registrando sold out e overbooking. Per questa estate da record si attendono  406 milioni di presenze per un fatturato di circa 33 miliardi di euro.

Aumenta il caro vacanza

I dati rilevati dall’Osservatorio Turismo – Mare Italia di Jfc indicano per il 2025 come un’estate da record, ma anche da bollino rosso. Sono previsti rincari medi dei prezzi del 5,5%

Iniziamo dai costi dell’alloggio:

  • negli hotel delle località balneari del centro-nord Italia la spesa è più alta del 3,5%, mentre aumenta del 5,2% al Sud e nelle Isole;
  • i villaggi turistici e le strutture ricettive all’aria aperta registrano invece un rincaro dei prezzi più contenuto pari al 4,3% rispetto ai listini dello scorso anno;
  • strutture extralberghiere come b&b, case vacanze e simili, alzano i loro prezzi del 2,7%.

Non è solo il pernottamento però, a pesare di più sulle tasche dei viaggiatori. I servizi balneari (sdraio e ombrelloni) infatti, costano il 4,2% in più del 2024, mentre la ristorazione nella sua globalità alza i prezzi del 6,6%. Anche sul fronte dei trasporti non ci sono buone notizie per i viaggiatori, poiché mediamente si parla di un incremento dei prezzi del 7,3%. Infine, le esperienze e i tour avranno un prezzo più alto del 4,3% rispetto allo scorso anno.

Un’estate al mare in Italia

Passare l’estate al mare però, o almeno una settimana, è ancora la scelta della maggior parte degli italiani in viaggio. Stando alla ricerca infatti, il 51,2% dei nostri connazionali che viaggia, passerà almeno una settimana a prendere il sole. Se si guarda il dato europeo, la percentuale scende al 32,7%. I lidi italiani saranno frequentati ancora prevalentemente da italiani (305.278.000 di presenze contro i 100.898.000 di stranieri), ma la loro presenza è in calo dell’1,1% rispetto al 2024, a differenza di quella degli stranieri, che invece aumenta del 5% rispetto alla scorsa estate. Nel report di Jfc si legge anche la classifica delle località più scelte dai turisti per una vacanza balneare, in base alle votazioni ricevute: Jesolo, Rimini, Riccione, Cervia e Milano Marittima. Ovviamente, anche Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania e Toscana fanno incetta di prenotazioni, e il top stagionale si toccherà, ovviamente,  nel periodo intorno a Ferragosto.

Allarme overtourism

In tutte queste località, l’overtourism è dietro l’angolo, con tutti i disagi che comporta. Infatti, laddove si concentra un maggior numero di ospiti e viaggiatori, si ingolfa anche la viabilità e si assiste ad un sold out per treni e aerei, con prezzi che schizzano alle stelle.

Ad attirare viaggiatori da tutto il mondo è il nostro mare, le nostre spiagge e i nostri servizi. Le bandiere blu in Italia sono numerose, e le località balneari che sembrano paradisi tropicali non mancano di certo, e non sono solamente quelle ultra conosciute che spopolano sui social. Per questo, è importante promuovere nuove destinazioni e nuove rotte, che si discostino dalle mete mainstream e che coinvolgano tutta la filiera turistica, dalle strutture ricettive alle aziende locali.

Esperienza, autenticità ed esclusività sono infatti le caratteristiche della vacanza perfetta per i viaggiatori di oggi, che sono anche molto attenti alla sostenibilità e all’impatto del proprio viaggio sull’ambiente e sui territori visitati. Dunque, si al mare in Italia, ma non più tutti nelle stesse spiagge e nello stesso momento. X

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