Accoglienza, formazione e lavoro. Tre parole chiave al centro del nuovo protocollo siglato tra l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo (EBNT) e tre Ministeri – Lavoro, Interno e Turismo – per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale e temporanea, e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
Una firma importante, che segna un passo concreto verso un sistema turistico più equo, inclusivo e rispondente ai bisogni reali del mercato del lavoro. La rete degli enti bilaterali territoriali sarà protagonista dell’attuazione del protocollo, attivando percorsi formativi e favorendo l’ingresso dei beneficiari nelle imprese del settore, anche attraverso esperienze dirette in azienda.

«Abbiamo promosso quest’intesa per coniugare le esigenze del mercato del lavoro con una responsabilità sociale concreta», ha dichiarato Alessandro Nucara, presidente di EBNT.
Un mercato del lavoro più inclusivo è anche un fattore di competitività. Lo sottolinea anche Stefano Franzoni, vicepresidente di EBNT: «Crediamo che un’occupazione più equa non sia solo un obiettivo di giustizia, ma un’opportunità per costruire comunità più coese e resilienti.»
Il protocollo prevede inoltre che i percorsi formativi possano essere sostenuti tramite il fondo interprofessionale For.Te., dedicato alla formazione continua nel terziario.
Focus: il ruolo dei lavoratori stranieri nel turismo
I numeri lo confermano: il contributo dei lavoratori stranieri al settore turistico italiano è fondamentale.
Nel 2024 si sono registrati in media oltre 420.000 lavoratori stranieri dipendenti nel turismo, pari al 28,1% del totale. Il dato è in crescita costante: +12,4% rispetto al 2023 e +29,5% rispetto al 2019, con un tasso superiore alla media di settore.
Le regioni con più lavoratori stranieri in valore assoluto:
- Lombardia: 84.914
- Lazio: 47.499
- Veneto: 44.658
- Emilia-Romagna: 44.578
Le regioni con incidenza percentuale più alta: - Trentino-Alto Adige: 40,7%
- Liguria: 34,9%
- Friuli-Venezia Giulia: 33,4%
- Toscana: 32,5%
Chi sono? - Il 44,8% è donna
- Quasi il 60% ha meno di 40 anni
- Il 51,2% ha un contratto a tempo indeterminato
- Provengono principalmente da Romania, Albania, Bangladesh, Cina, Marocco, Ucraina, Filippine, Moldova e Pakistan
Per il mondo del turismo all’aria aperta, dove l’accoglienza e il contatto umano sono il cuore dell’esperienza, questo protocollo rappresenta un’opportunità concreta per un’evoluzione del comparto che guarda al futuro con responsabilità, competenza e inclusione.