Turismi per l’Italia: le parole del Senatore Centinaio al FOA

Si sono accese le luci dell’Auditorium Massimo questa mattina con un susseguirsi di interventi e battute che hanno ripreso le fila del discorso dell’evoluzione del Turismo Open Air in un contesto in continua evoluzione.

Una giornata ricca tra conduttori d’eccellenza e ospiti istituzionali

La giornata di oggi sarà scandita dalla presenza dinamica e ritmatica di due conduttori d’eccellenza: Gianluca Semprini, giornalista e conduttore RAI, voce già nota ai microfoni degli eventi targati Faita e Roberta Capua, volto e voce ben conosciuta della televisione italiana.

Ad aprire la giornata di oggi il vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, Gianmarco Centinaio che ha aperto il suo intervento con “l’Italia non è il Paese del turismo, ma il Paese dei Turismi”. Continuando, specificando che il concetto di turismo in Italia è totalmente cambiato
perché è cambiata la consapevolezza degli imprenditori del settore.
Imprenditori che hanno capito l’importanza della comunicazione, dell’essere sempre aggiornati e lavorare, investendo in tal senso.
“Un lavoro davvero notevole ed esemplare quello degli imprenditori italiani che hanno totalmente rivoluzionato il settore, anche se siamo molto indietro rispetto all’ Estero, e su questo è anche colpa della politica” chiosa il Senatore.

Tre considerazioni sul Turismo Open Air del Senatore Centinaio


“L’Italia è un Paese da vedere, da mangiare e da bere e come tale deve essere considerato”

Una frase che racchiude in sè tutto il concetto e la filosofia di Turismo Open Air del Senatore Centinaio.
“Il Turismo Open Air genera indotto, non solo per la struttura in sè, ma per tutto il settore”, riferendosi chiaramente all’aspetto enogastronomico, paesaggistico, culturale e sportivo che viene coinvolto dal turismo all’ aria aperta.
Per questo il Senatore Centinaio definisce il turista che sceglie il Turismo Open Air, come un turista altospendente e come tale bisogna coinvolgerlo e convincerlo a scegliere di spendere in Italia e non all’estero.


Il Turismo Open Air ha avuto il merito in questi anni di aver preso in considerazione, rivalutando e riqualificando, aree del nostro Paese che prima non erano minimamente prese in considerazione.
Questo oggi avviene da un punto di vista paesaggistico, culturale o enogastronomico. Alcune aree rurali o limitrofe, lontane dai centri urbani, stanno finalmente vivendo “la loro prima vita turistica”.

“Sull’ overtourism è dibattito aperto”.

Afferma il Senatore Centinaio chiudendo il suo intervento, affermando: “c’è qualcosa che non funziona se ci battiamo per far venire i turisti stranieri in Italia e poi ci lamentiamo che c’è troppa gente o che ci sono troppo turisti.”
“E’ inutile fare spot promozionali sulle Cinque Terre se poi ci lamentiamo che è impossibile viverle, è inutile puntare sulla bellezza del Colosseo, se poi ci lamentiamo che Roma sia troppo affollata. Facciamo vedere altro allora, promuoviamo altri luoghi meno conosciuti.”
Diretto e senza giri di parole il Senatore che vede chiaramente il mondo Open Air, come uno strumento valido per “combattere” questo fenomeno
L’Open Air sicuramente può lavorare per “combattere” l’overtourism perché può riqualificare quelle zone meno affollate, meno conosciute, ma molto vicine alle mete di principale importanza.


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