Quella appena iniziata potrebbe essere un’estate da record per il turismo italiano, caratterizzata da un’affluenza enorme soprattutto nelle regioni del Nord Italia, seguite a ruota da quelle del Sud. Dopo gli anni difficili del Covid-19, il settore è ripartito in grande stile, sia pure con alcune incertezze ed in maniera disomogenea sul territorio.
Per il 2025 sono previsti più di 267 milioni di pernottamenti, di cui il 59% sarà concentrato nelle regioni settentrionali. Questo, se vogliamo, può essere visto come il proseguimento dell’annualità 2024, che ha registrato 262 milioni di presenze (su un totale nazionale di 458 milioni) solamente tra Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna.
L’estate da record per il turismo italiano ha inizio

Sono dati di Demoskopika, che nel report Tourism Forecast Summer, parla di 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze. Rispetto ai risultati ottenuti nel 2024, che ha segnato un momento di forte attrattività per il nostro Paese, i numeri sono in crescita: se i dati saranno confermati infatti, gli arrivi supereranno del 3,4% quelli dello scorso anno, mentre le presenze saranno maggiori nella misura del 2,1% in più.
Gli arrivi degli stranieri saranno ancora la maggioranza, con il 51,6% del totale, mentre in termini economici i flussi in Italia potrebbero generare un indotto complessivo più alto dello 0,9% rispetto a quello dello scorso anno, arrivando a circa 39 miliardi di euro. In particolare, saranno i viaggiatori europei a rappresentare la fetta maggioritaria di turisti in Italia. I viaggiatori che hanno scelto il Bel Paese per questa estate 2025 provengono infatti principalmente da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Polonia e Spagna.
Le mete predilette dell’estate
Le destinazioni più prese di mira in Italia sono senza ombra di dubbio quelle marittime e montane, entrambe con un incremento dell’1,1% rispetto ai volumi del 2024. Subito a seguire, in termini di crescita, le città d’arte e le mete del turismo collinare e rurale. Come macro-area, il Sud e le Isole dominano gli arrivi e le presenze, seguite subito dopo dal Nord-Ovest. Parlando però in termini ancora più vasti, il Nord è ancora la zona in cui si concentra il maggior flusso turistico italiano, attirato principalmente dai tanti servizi e dalla comodità delle infrastrutture.

Come dimostrano i dati del 2024, infatti, le grandi locomotive del turismo italiano sono 5 regioni posizionate nella parte alta dell’Italia:
- Veneto – 73 milioni di presenze;
- Trentino-Alto Adige – 57 milioni di pernottamenti;
- Toscana – 46 milioni di presenze;
- Lombardia – 53 milioni di pernottamenti;
- Emilia-Romagna – 40 milioni di presenze.
Un dato interessante è quello che riguarda la Sicilia, che nel 2024 ha raggiunto i 21 milioni di presenze, e che promette grandi cose per questo 2025 e per gli anni a venire. Il Centro invece, sarà caratterizzato da una maggior affluenza di viaggiatori interessati al turismo religioso, spinto dagli appuntamenti del Giubileo in calendario per i prossimi mesi, e ancor di più, dall’elezione del nuovo Pontefice.
L’estate dell’Open Air
Per quanto riguarda il comparto dell’Open Air, anche l’estate 2025 sarà il cuore pulsante dell’attività ricettiva. Questo settore però, nonostante il boom dei mesi estivi, si sta aprendo anche alla destagionalizzazione e alla modulazione della propria offerta turistica, allungando la stagione anche alla primavera e all’autunno. A fare da traino gli eventi, lo sport e il turismo rurale, con una grande prevalenza di pubblico straniero, ma con un aumento progressivo anche della quota nazionale.
Per avere una fotografia più precisa di quelle che saranno le vacanze Open Air nel 2025 leggi questo articolo e le proiezioni per l’ estate all’aria aperta.