La Toscana e il turismo sportivo: riflessioni e spunti per l’Open Air

Negli ultimi 3 anni la Toscana ha registrato un incremento del 30% nel turismo dedicato allo sport e alle discipline sportive amatoriali. Si tratta di un risultato importante, che solo nel 2024 ha contato ben 750 eventi sportivi sia nazionali che internazionali. Questi, stando ai dati del Centro studi turistici della Regione, hanno generato una spesa di ben 150 milioni di euro. Numeri rilevanti, che rappresentano non un traguardo ma una conferma che si stia andando nella direzione giusta.

Secondo le stime infatti, il trend iniziato nel periodo post-pandemico che ha portato moltissime persone ad avvicinarsi agli sport (soprattutto all’aria aperta), continuerà. Per il triennio 2025-2027, infatti, è previsto un ulteriore incremento di presenze, stimato intorno al 30%. Questi numeri possono essere un interessante punto di partenza per una riflessione più ampia, che abbraccia sia le sfide che l’Open Air può cogliere quanto le opportunità che il turismo sportivo rappresenta per il settore.

Il caso della Toscana

Il caso della Toscana si presta molto a questo tipo di analisi, poichè dimostra come con un giusto approccio può non solo allargare i propri orizzonti ad un turismo che finora è stato piuttosto marginale in Italia, ma anche cavalcare la sua onda, per portare valore e sviluppo nei territori. I turisti sportivi infatti, non si limitano ad assistere alle competizioni o a parteciparvi, ma spesso approfittano della trasferta per visitare i luoghi che li ospitano, per mangiare fuori e fare shopping. Insomma, l’indotto del turismo sportivo può essere consistente! In Toscana, sono state diverse le manifestazioni di rilievo: il Gran Premio MotoGP del Mugello, la Maratona di Firenze, il Palio di Siena, il torneo di calcio di Viareggio, l’Eroica di ciclismo in Chianti,la partenza del Tour de France da Firenze. Come sottolinea Anna Duchini, ricercatrice del Centro Studi Turistici, “nel mercato nazionale la crescita del turismo collegato agli eventi sportivi sarà a due cifre nei prossimi cinque anni. In Toscana nel 2024 oltre 750 eventi sportivi hanno generato un introito di 100 milioni a fronte di oltre 250.000 turisti sportivi”.

Una sfida da cogliere per l’Open Air

Accogliere i turisti sportivi rappresenta una sfida per il comparto dell’Open Air, che ha tutte le carte in regola per ospitare questo tipo di turismo. Chi viaggia per seguire uno sport, una passione o il proprio idolo, può trovare nelle strutture all’aria aperta italiane non solo un alloggio, ma una vera e propria esperienza da vivere. Quale miglior alloggio, per gli amanti del ciclismo, di una struttura dove è possibile noleggiare biciclette e che si trova a brevissima distanza dai percorsi migliori?

Gli sport all’aria aperta sono legati con un filo resistentissimo alla realtà dell’Open Air, e la vera sfida per il settore sta nel creare un’accoglienza mirata per le esigenze di chi si muove per gareggiare, per assistere ad una competizione o semplicemente per accompagnare qualcuno a cui si vuole bene. Trasporti diretti verso i luoghi delle gare, biglietti prenotabili in via preferenziale o pacchetti creati ad hoc per l’evento sportivo di turno sono solo alcune strade che si possono percorrere per modellare la ricettività Open Air sulle necessità del turista sportivo. Ma soprattutto prodotti, servizi ed informazioni tagliati a misura dell’evento o della disciplina d’interesse per l’ospite.

Chi sono gli ospiti del turismo sportivo?

Chi sono però, questi turisti, e cosa cercano? Innanzitutto, si tratta di sportivi, che in prima persona praticano sport (sia a livelli professionistici che amatoriali). In secondo luogo, si tratta di appassionati, che si spostano per vedere dal vivo una gara e vivere in prima persona l’emozione della sfida. Infine, ci sono gli accompagnatori, che possono essere le famiglie oppure l’equipe sportiva.

Le necessità specifiche variano da sport a sport, questo è ovvio, ma in linea di massima i punti in comune non mancano. Un menù sano e leggero, adatto all’attività fisica, spazi adeguati per praticare sport all’interno della struttura ricettiva, oppure per assistere alle competizioni, servizi navetta per gli spostamenti. Tutti questi servizi saranno certamente apprezzati da chi ha come scopo del viaggio l’evento sportivo. Inoltre, la proposta di attività inerenti l’evento, anche al di fuori degli orari dello stesso, la promozione dei prodotti del territorio e delle esperienze a contatto con la natura e un personale in grado di capire e farsi capire in più lingue e non solo in inglese sono tutti plus che spingeranno gli ospiti a trattenersi più a lungo e ad esplorare il territorio che li accoglie.

Un’accoglienza mirata per la categoria

Serve, quindi, un’accoglienza mirata per la categoria degli sportivi. Il comparto può trarre, dall’esperienza della Toscana, un’importante lezione: il turismo sportivo non va sottovalutato. Promuovere il territorio attraverso gli eventi sportivi è un nuovo modo di fare turismo, in grado di portare indotti importanti e presenze altrettanto positive. Lo sport, il contatto con la natura, la sostenibilità e l’accoglienza italiana sono quattro elementi distintivi del comparto Open Air, che si sposano alla perfezione con il turismo legato allo sport e con l’accoglienza necessaria per i suoi viaggiatori. Non resta altro che far scendere in campo la rosa migliore e vincere la partita!

Autore
  • Erika Fameli

    Romana, appassionata di viaggi e di scrittura, da diversi anni ha trasformato le sue passioni in un lavoro. Ex Executive Assistant di Faita Federcamping, ha lavorato come Social Media Manager e oggi collabora come copywriter freelance con riviste online tourism-oriented e non solo.

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