Turista Open Air:come decide la destinazione?

La stagione estiva è ormai alle porte e le strutture ricettive, chi prima, chi dopo, si sono organizzate per la riapertura, meteo permettendo.

Ma il turista Open Air, invece, come si approccia alle vacanze estive? Ha già trovato la sua meta ideale per queste vacanze?
In questo articolo proveremo a capire cosa cerca il turista open air, su quali canali e che strumenti utilizza per cercare consigli.

Customer Journey di cosa si tratta

L’obiettivo di questo articolo non è quello di scendere troppo nei tecnicismi, perchè per questo ci sono gli esperti del settore.
Ma quello che ci interessa chiarire è che la customer journey nel mondo del traveling è l’insieme di tutte quelle fasi che il viaggiatore compie prima dell’atto vero e proprio della prenotazione. Proseguendo poi con il soggiorno e il post soggiorno

Le 5 fasi del traveller’s customer journey sono Inspirazione, Pianificazione, Prenotazione, Esperienza sul posto e Condivisione del ricordo.
Tutte le fasi sono importanti ai fini di una vacanza positiva, ma noi, vogliamo concentrarci soprattutto sulle prime due fasi per capire cosa e come cerca il turista open air.

Traveller’s customer journey: perchè è importante per le strutture ricettive Open Air?

Capire come, cosa, quando e dove cerca il turista Open Air le informazioni utili per la sua vacanza è fondamentale per una struttura ricettiva. Solo conoscendo le tendenze e le esigenze degli utenti, una struttura ricettiva può intercettare le loro necessità, in primis per farsi trovare, per poi proporre soluzioni valide che li spingano ad approfondire la conoscenza di quella struttura. Fino a trasformare l’utente in cliente.
Studi hanno dimostrato che il viaggiatore open air non si discosta dal viaggiatore tradizionale e per questo tutte le fasi che precedono l’esperienza vera e propria vengono svolte online e con strumenti digitali

Ispirazione: il turista open air sa cosa sta cercando?

Ricordando che il turista è prima un utente digitale che trascorre in media circa 2 ore al giorno sui social media, non stupisce che il 57% dei turisti Open Air ricevano la maggior ispirazione proprio dal mondo digitale. 
SIti web, gruppi social, forum di discussione e recensioni.

I social nella fattispecie, rappresentano un potentissimo mezzo ispirazionale per l’utente finale, agendo anche nel subconscio. L’utente, infatti, spesso, viene ispirato in maniera passiva dai social e dai contenuti che ne fruisce. Se vede un luogo, un paesaggio, una struttura che lo colpisce, è interessato ad approfondire. Ma la sua ricerca, in quel momento è finalizzata solo a soddisfare il piacere della scoperta e della curiosità.
La ricerca non è mossa dalla volontà di trovare una location dove trascorrere le vacanze.

Una volta completamente catturato dalle bellezze di un luogo o dall’offerta di una struttura ricettiva, ecco che parte la ricerca consapevole. 

Ma cosa cerca nello specifico il turista Open Air?

Facendo un’analisi delle parole chiavi maggiormente ricercate dal turista Open Air e dai trends che questi seguono, è utile per le strutture ricettive, la seguente riflessione.

La parola-chiave vacanze villaggi ha una media di ricerche mensili di 6600, non soffrendo particolarmente dell’influenza stagionale.
Sempre sul fronte dei villaggi è in crescita la ricerca offerte villaggi registrando un picco nel trimestre estivo con una ricerca media mensile di 27.100 e un incremento annuo del 22%. Con un volume di ricerca media più bassa, ma probabilmente più targetizzata e profilata per un pubblico family, offerte villaggi all inclusive registra una ricerca media di 1.600. Parola chiave maggiormente ricercata nel periodo maggio-agosto (tra alti e bassi).

Diverso è il discorso relativo ai campeggi. La parola campeggi pur avendo un infinito potenziale come query di ricerca, rappresenta una parola-chiave davvero troppo generica che non permette all’utente di trovare quello che sta cercando.
E’ per questo che la parola “campeggi” viene quasi sempre associata ad una località.
E qui, ecco che giocano un ruolo fondamentale di nuovo le recensioni degli utenti.
Perchè se un utente cerca la parola chiave “campeggi in Toscana” non è sufficiente apparire tra i risultati di ricerca, ma è fondamentale che il mio campeggio in Toscana abbia delle recensioni positive che colpiscano l’utente e lo spingano a cliccare sulla struttura per saperne di più.

Quanto pesa avere delle recensioni positive?

Da degli studi è emerso che il 70% circa dei turisti decidono  il loro prossimo alloggio in base alle recensioni di quella struttura. La percentuale può arrivare al 77% se parliamo di campeggi e villaggi.

Le esperienze creano il passaparola sui social.

Infatti chi sta organizzando il viaggio e vuole dei consigli su un determinato campeggio, location, servizi, organizzazione, posizione, sempre più spesso lo fa attraverso gruppi tematici.

I gruppi social sono dei grandissimi alleati per chi organizza viaggi fai-da-te. 

Infatti sempre più utenti chiedono sui gruppi Facebook tematici, consigli e raccomandazioni per una determinata location, soprattutto se si tratta di campeggi.
In questo caso specifico le richieste possono essere molto dettagliate: prezzi, manutenzione, assistenza clienti, facilità di raggiungere luoghi vicini, spiaggia privata, animazione, presenza di colonnine elettriche e animazione per le famiglie.

Detto questo è bene dunque per le aziende farsi trovare pronti e cercare di raggiungere quel pubblico che li sta cercando.

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