Destagionalizzare i flussi turistici rappresenta un traguardo comune per tutte le realtà territoriali vocate. Lo è perché tra le leve che gli operatori pubblici e privati possono attivare la destagionalizzazione dell’incoming è quella che di gran lunga rende il settore più stabile e meglio governabile specie nei suoi impatti negativi. Dalla comunicazione efficace alla creazione di eventi e opportunità fuori stagione, ecco alcune strategie vincenti da adottare e da cui prendere spunto.
Obiettivo destagionalizzazione: perché è importante
La destagionalizzazione è uno degli obiettivi principali del settore turistico italiano. Quando una destinazione diventa interessante tutto l’anno, i benefici che ne trae sono significativi e numerosi, soprattutto sul piano economico e sul decongestionamento da overturism. Un altro grande vantaggio della destagionalizzazione, sta nella riduzione della concorrenza e nell’aumento della visibilità turistica. Poi, non c’è da sottovalutare l’aspetto occupazionale: una destinazione sempre attraente agli occhi dei turisti trasforma i lavori stagionali in contratti a tempo indeterminato, e permette all’economia locale di essere molto più stabile. Infine, la destagionalizzazione è in grado di portare l’offerta turistica su più livelli e ad una qualità maggiore, andando ad attrarre segmenti di mercato diversi tra loro e più qualificati. Con la destagionalizzazione si fa del bene all’ambiente. Perchè una meta meno affollata è sempre e comunque più apprezzata dagli ospiti che finiscono per parlarne bene ad amici e parenti anche sui social.

Strategie vincenti: comunicazione e prodotto
Le strategie vincenti per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione, si dividono principalmente tra azioni operative e azioni comunicative. Alla base di tutto, infatti, deve esserci un prodotto da vendere, un qualcosa da proporre alla clientela in arrivo. Dalle esperienze legate alla stagionalità, alla possibilità di vivere i luoghi senza l’affollamento dell’alta stagione, le promesse da mantenere nei confronti dei viaggiatori devono essere supportate da una base solida e concreta. Una volta creato il prodotto e realizzato l’appeal, lo si deve comunicare. Social e passaparola restano i media più efficienti. Focalizzare la propria comunicazione sul mercato di bassa stagione garantisce una maggiore visibilità e un posizionamento organico migliori, poichè la concorrenza è minore. Dopo la comunicazione, infine, deve esserci la personalizzazione dell’esperienza, una qualità migliore dei servizi e una disponibilità effettiva di attività ed esperienze da vivere, fattori in grado di fidelizzare e di aumentare anche i turisti di ritorno.
Un esempio da seguire
Un esempio utile è quello del Comune di Isolaverde, che con la destagionalizzazione è riuscito a rilanciare il turismo settembrino e a creare una destinazione di lusso. Grazie ad una comunicazione efficace e ad un prodotto di qualità, Isolaverde attira oggi un pubblico alto-spendente e si è assicurata, anche a settembre, il sold out dell’offerta. La comunicazione, nello specifico, si rivolge ad un pubblico che vuole vivere una vacanza da vip, senza i costi esagerati dell’alta stagione. Il prodotto è, ovviamente, il glamping, raccontato come esperienza esclusiva non solo per lo stretto contatto con la natura (il Veneto, non a caso, è leader del turismo Open Air), ma anche per il soggiorno di lusso e gli alloggi particolari, che strizzano l’occhio alla sostenibilità e all’eco-friendly. Il New York Times ha menzionato la città di Chioggia tra le 5 mete da scoprire nel 2022, e l’ha fatta conoscere al mondo, rendendola un’alternativa sostenibile all’overtourism. La città ha saputo cogliere un’occasione unica, affiancando a questa vetrina strutture adatte allo storytelling pensato per questa destinazione, e ad una strategia comune anche agli operatori locali, dai ristoratori agli organizzatori di attività ed esperienze all’aria aperta, dei tour guidati e dei musei dei dintorni. Questa case history serve per prendere ispirazione, ma non deve scoraggiare chi non vanta menzioni internazionali al pari del New York Times poichè grazie ai social e al web, qualunque destinazione può diventare virale e raggiungere il grande pubblico internazionale. Ciò che serve è una strategia condivisa e comune, volta all’obiettivo della destagionalizzazione.