L’iniziativa bottom-up per rilanciare il territorio siciliano nasce dall’unione di diverse strutture ricettive non alberghiere e altre attività locali e si propone di offrire ai visitatori esperienze autentiche e di valore. Questo sodalizio nato dal basso rappresenta sicuramente un esempio da seguire per rilanciare il territorio attraverso la declinazione di prodotti turistici più sostenibili e inclusivi.
Iniziativa bottom-up per rilanciare il territorio
Dall’unione di camping, villaggi, bed and breakfast, agriturismi, case vacanze, rifugi, villaggi, ostelli e appartamenti ad uso turistico, ma anche di attività locali, enti pubblici e professionisti del settore turistico, prende forma un’iniziativa bottom-up che ha come obiettivo quello di rilanciare il territorio siciliano verso una domanda interna ed internazionale. E’ così che é nata Xenia l’associazione culturale e turistica di promozione sociale ideata da giovanissimi attori della filiera turistica. Grazie alla sinergia tra le strutture ricettive extralberghiere, le attività locali, le amministrazioni e i professionisti, il territorio siciliano acquisisce una nuova linfa vitale caratterizzata da proposte innovative, che però non perdono di vista l’autenticità e i punti di forza del territorio.

Esperienze come motore del turismo
Al cuore del progetto ci sono le esperienze, riconosciute da tutti come il motore principale del turismo del futuro. Per questo si punta a valorizzare le eccellenze del territorio attraverso attività di diverso tipo, che vanno dalla raccolta delle olive alla spremitura per ottenere l’olio, dalla vendemmia alla preparazione dei dolci tradizionali. Solo puntando su ciò che rende il territorio siciliano unico al mondo, infatti, ci si può differenziare sul mercato e si può creare una destinazione ad alto appeal turistico, che non gravi sulla salubrità del territorio stesso. Per fare un esempio, Xenìa collabora già con una pasticceria storica, dove i turisti possono imparare a preparare i tipici cannoli siciliani, attraverso workshop e laboratori appositi. Esperienze di questo tipo sono quello ciò che i viaggiatori chiedono maggiormente e che contribuiscono a rendere una destinazione una meta di riferimento per una vacanza di alto livello.
Un esempio da seguire
Si tratta di un’azione concreta e progettata per proporre un modello di turismo consapevole, responsabile e autentico. La sua stessa natura di bottom-up apre la strada a quello che potrebbe diventare un vero e proprio trend, e che potrebbe diffondersi in tutta la Penisola. Ovunque, infatti, gli operatori del settore turistico chiedono di più alle istituzioni, e non sempre ricevono risposta nei tempi e nei modi sperati. Per questo, un movimento concreto che prenda in mano la situazione è più che auspicabile per un turismo più sostenibile. Attraverso l’organizzazione di eventi culturali, fiere, percorsi formativi e attività esperienziali, il territorio italiano può trovare nuovi input e nuovi impulsi, ma anche rafforzarsi a livello di cooperazione e collaborazione tra le varie realtà della filiera turistica, dalle strutture ricettive alle attività locali. Dallo yoga all’escursionismo, dall’enogastronomia alle attività attività all’aria aperta, le opzioni che si prospettano ai visitatori diventano così innumerevoli e qualitativamente importanti.
Un nuovo modello turistico
Il turismo italiano sta vivendo un vero e proprio boom, soprattutto da parte dei visitatori stranieri, che da noi cercano proprio quella autenticità che è legata al Made in Italy nell’immaginario collettivo, una autentica risorsa cui attingere. Questo boom però, deve essere gestito con coscienza e consapevolezza, senza impattare negativamente sul territorio, fonte e sostentamento dell’intero settore. Proprio per questo, il sodalizio di realtà che partono dal basso può essere la chiave di lettura che si è cercata finora per elevare il turismo italiano ad un livello più alto di virtuosismo. In questo senso, si può creare un vero e proprio modello innovativo di turismo, che si fonda sui principi di sostenibilità, inclusività e autenticità e che rispetti non solo il territorio nel senso stretto del termine, ma anche le popolazioni locali e le loro tradizioni.




