Luglio 2023, la Croazia è stato dal gennaio di quest’anno l’ultimo stato dell’unione ad entrare nella zona Euro, un processo iniziato più di dieci anni fa, lungo e tortuoso ma che ha portato il Paese a conseguire questo importante traguardo. Ma cosa significa? Fino ad oggi, i turisti italiani o Tedeschi che sceglievano la Croazia, potevano “giocare sul cambio” e risparmiare un 10-15% rispetto ai costi delle località italiane, adesso non è più così. A dirlo sono i dati di Reverenna (Fiavet) che parla di una netta diminuzione dei turisti veneti sulle spiagge croate, per via dell’aumento considerevole dei prezzi: +15%, un aumento simile a quello che subimmo noi con il passaggio dalla Lira all’Euro.
Il Presidente di Faita-FederCamping Alberto Granzotto, intervistato dal Corriere di Venezia e Mestre, ha ricordato come i croati, specialmente negli ultimi anni, hanno fatto grandi investimenti nel settore del turismo all’aria aperta e come, abbiano raggiunto standard paragonabili a quelli italiani, talvolta offrendo anche strutture all’avanguardia e che pertanto non devono essere sottovalutati. Di opinione diversa Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, che invece, considera superiore l’offerta alberghiera italiana e non paragonabile a quella croata.
Ancora non abbiamo dati preliminari, questo è bene ricordarlo, né sappiamo come andrà la stagione estiva ma sicuramente possiamo prendere per buone le previsioni dell’ADAC, il più importante automobil club tedesco che, proprio per l’ingresso della Croazia nell’euro, stimava per il paese, una perdita di vacanzieri importante.