FAITA Emilia-Romagna: il turismo Open Air cresce e investe

Si è svolta a Ravenna l’Assemblea ordinaria di FAITA Emilia-Romagna, appuntamento centrale per il confronto tra imprese del turismo all’aria aperta, rappresentanti associativi e istituzioni regionali. Un’occasione per analizzare l’andamento della stagione 2025, condividere dati aggiornati e delineare le prospettive future di un comparto che si conferma sempre più strategico per l’economia turistica regionale.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Direttore nazionale FAITA Marco Sperapani e l’Assessora regionale al Turismo Roberta Frisoni, chiamati a dialogare con gli operatori su risultati, criticità e strumenti di sviluppo.

I numeri del comparto: seconda realtà ricettiva in regione

Al centro dei lavori, l’analisi dei dati ISTAT e HBenchmark, che restituiscono un quadro di forte rilevanza del turismo Open Air in Emilia-Romagna. Con 4.242.759 presenze registrate al 31 agosto 2025, pari al 12% delle presenze turistiche complessive regionali, il comparto si colloca come seconda categoria ricettiva, subito dopo quella alberghiera.

L’andamento della stagione evidenzia una dinamica articolata: nei primi otto mesi dell’anno gli arrivi sono cresciuti del 4%, mentre le presenze risultano sostanzialmente stabili (+0,5%). In questo contesto emerge però una criticità sul fronte internazionale, con una flessione dello 0,4% del turismo straniero, a fronte di una crescita a doppia cifra (+10,9%) registrata dall’intero comparto extra-alberghiero.

Investimenti e qualità: una strategia di lungo periodo

Gianfranco Vitali

Nel suo intervento, il Presidente di FAITA Federcamping Emilia-Romagna Gianfranco Vitali ha sottolineato come i numeri confermino il ruolo strutturale del turismo open air nel sistema regionale, ma ha ribadito la necessità di non fermarsi ai risultati quantitativi.

Negli ultimi cinque anni, le imprese del settore hanno investito circa 100 milioni di euro, con una previsione di altri 150 milioni di euro nel prossimo quinquennio. Un impegno economico rilevante, orientato all’innalzamento qualitativo delle strutture e alla capacità di rispondere a una domanda sempre più esigente.

Secondo Vitali, in questo scenario diventa essenziale disporre di analisi tempestive e approfondite dei dati sui flussi turistici, per comprendere in modo puntuale chi arriva, da dove e con quali aspettative. Un presupposto indispensabile per costruire politiche di promozione e commercializzazione efficaci, sia sul mercato interno sia su quello internazionale.

Il confronto con la Regione: investimenti, credito e sostenibilità

L’Assessora regionale al Turismo Roberta Frisoni ha ribadito il ruolo crescente del turismo all’aria aperta nella strategia regionale, evidenziando come questa modalità di vacanza risponda in modo coerente alle nuove esigenze dei visitatori: sicurezza, sostenibilità, contatto con la natura e qualità dell’esperienza.

La Regione Emilia-Romagna ha confermato il proprio sostegno al comparto, anche attraverso strumenti dedicati agli investimenti. In questa direzione si inserisce il bando Eureka, di prossima pubblicazione, che offrirà opportunità di accesso al credito agevolato per accompagnare i gestori nei processi di riqualificazione, innovazione e adozione di soluzioni sostenibili.

Costi, normative e certezze operative

Nel corso del confronto sono stati affrontati anche alcuni nodi strutturali. FAITA Federcamping Emilia-Romagna ha espresso preoccupazione rispetto alle modalità di introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti, sottolineando il rischio di un aumento dei costi a carico delle imprese ricettive in una fase già caratterizzata da investimenti significativi.

Grazie all’intervento del Direttore nazionale Marco Sperapani, è stato inoltre fatto il punto sulle normative nazionali, sui temi dell’accatastamento e sul Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, elementi ritenuti essenziali per garantire certezza operativa e pianificazione di lungo periodo alle imprese che investono nel territorio. Non è mancato il momento di fare un punto sulle attività della Federazione per l’anno 2026

L’Assemblea di Ravenna ha confermato come il turismo all’aria aperta rappresenti una leva strategica per la competitività dell’Emilia-Romagna, capace di contribuire alla diversificazione dell’offerta e alla valorizzazione del territorio, dalla costa ai borghi e alle città d’arte.

Un comparto che cresce, investe e chiede strumenti adeguati per continuare a farlo, in un quadro di collaborazione costante tra imprese, associazioni e istituzioni.

Autore
  • Sara Alvaro

    Calabrese di nascita e romana di adozione, collabora per giornali online generalisti e di settore dal 2007 e per alcuni è stata anche responsabile editoriale. Oggi è Social Media Manager di Faita Federcamping e responsabile di redazione Camping Management

    Visualizza tutti gli articoli

Ultimi aggiornamenti

-- pubblicità --

In base a quello che hai letto