Turismo Open Air in crescita

È quanto emerge dalla presentazione del VI° Osservatorio sul turismo Outdoor

Presentato a Roma il sesto rapporto dell’Osservatorio sul Turismo Outdoor di Human Company alla presenza dell’On. Gianluca Caramanna, Resp. del dipartimento Turismo Fratelli d’Italia e Consigliere del Ministro del Turismo, il Sen. Claudio Borghi, Capogruppo Commissione Bilancio Senato della Repubblica e Alberto Granzotto, Presidente nazionale Faita Federcamping.  Il report, molto apprezzato dai politici presenti come strumento di indagine sul settore (che gode di ottima salute) mette in luce, le potenzialità dello stesso ed il buono andamento dell’anno in corso. Secondo i dati, si prevede nella penisola, un incremento di ben il 2% delle presenze nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2023, portando il totale a circa 56,6 milioni. Il mercato estero tornerà a trainare la domanda, raggiungendo il 51% del totale anche se l’inflazione ed il caro energia spingeranno molti italiani a scegliere di fare le vacanze in Italia.

Come afferma Domenico Montano, Direttore Generale Human Company “ll 2023 sarà un’estate da record per il turismo all’aria aperta, tra le migliori degli ultimi dieci anni, segno evidente che questa forma di ricettività è sempre più mainstream sia per gli italiani, per i quali non è più una necessità post-pandemica sia per gli stranieri, che – da sempre amanti di questa tipologia di vacanza – ritornano nel Belpaese“.

La nostra domanda è vivace e dobbiamo cogliere le opportunità offerte da una ripresa così marcata, specie del mercato estero. Per questo motivo riteniamo che gli interlocutori politici ed amministrativi debbano conoscere più e meglio la specificità di un’offerta che fa perno sul comfort, sulla sostenibilità, sul contatto con la natura ed è per vocazione permeabile e connessa con i territori. Dobbiamo garantire agli ospiti un livello adeguato di servizi e di prodotti con elevati standard. In questo senso vanno sciolti i nodi che limitano la crescita come la normativa paesaggistica che impedisce l’utilizzazione dei mezzi mobili di pernottamento e la genericità della normazione della materia delle concessioni demaniali ”, ha dichiarato Alberto Granzotto Presidente di FAITA-Federcamping.

Un contributo importante è stato dato da THRENDS, società specializzata nell’analisi dei dati per il settore open air che già collabora con Faita-FederCamping e che ha premesso così di analizzare i dati previsionali usando quelli forniti dagli Uffici Regionali di Statistica dei volumi del settore 2022, non ancora disponibili a livello Istat. Il 2022 è stato in sintesi l’anno del ritorno ai livelli pre-covid in termini di arrivi e presenze, mentre il 2023, sembra poter essere l’anno del sorpasso sul 2019 sia in termini complessivi che riferiti ai turisti italiani. Nel rapporto sono stati considerati vari “driver” o “fattori di spinta” verso le vacanze outdoor e quest’anno pare, i turisti italiani sceglieranno prevalentemente di fare vacanze in Italia, tenendo conto, dell’aumento dei costi legati al caro carburanti e all’inflazione. La guerra in Ucraina, che lo scorso anno era una forte fonte di preoccupazione, sembra invece essere passata in secondo piano. In conclusione, l’Osservatorio, seppur con dati limitati conferma le analisi degli ultimi mesi che mostrano come la stagione estiva 2023 possa essere la migliore di sempre.

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