Vacanze all-inclusive e multigenerazionali: le nuove (vecchie) esigenze dei viaggiatori

Chi pensa che le vacanze all-inclusive siano un trend solo del passato, si sbaglia di grosso. Ne è passato di tempo da quando sono iniziati a nascere i primi pacchetti turistici tutto incluso, che hanno fatto la fortuna dei villaggi e dei resort, ma la loro popolarità non smette di dilagare. Se in passato questo tipo di formula era la preferita dalle famiglie, oggi anche i giovani si mostrano particolarmente interessati all’all-inclusive. 

I motivi riguardano sia la sfera economica che quella organizzativa, a patto che l’offerta includa esperienze autentiche e sia flessibile. Un altro aspetto del viaggio che è tornato in grande stile è l’approccio multigenerazionale. In passato andare in vacanza con i nonni non era affatto raro, ma con il tempo la pratica era scemata. Oggi invece, torna in auge più forte che mai.

Vacanze all-inclusive e multigenerazionali

‘E quanto emerge da una ricerca del gruppo francese Club Med. In particolare, Anne Browaeys, CEO di Club Med Europe, East and Africa Markets, pone l’attenzione su due fenomeni in forte crescita: la vacanza multigenerazionale e la passione per l’all-inclusive.

“L’anno scorso abbiamo avuto una crescita del 13% nella clientela familiare, ed è diventata la numero uno. Particolarmente interessante è il fenomeno delle famiglie multigenerazionali: circa il 15% del totale dei clienti Club Med a livello mondiale è composto da famiglie a tre generazioni, una tendenza accelerata dalla pandemia, dopo la quale i nonni invitano i figli e i nipoti per momenti di riunificazione familiare”.

Riguardo i pacchetti all-inclusive, invece, la Browaeys sottolinea come questi interessino principalmente i millennials: “Dopo il Covid c’è stato un vero cambiamento nella mente dei consumatori e la generazione più giovane, i millennials, cerca massicciamente l’all-inclusive, non solo per ragioni economiche, ma per la semplicità: tutto pronto, senza organizzare né pianificare”. 

I pacchetti tutto incluso per i millennials

I millennials però, non vogliono gli stessi pacchetti all-inclusive estremamente standardizzati  che andavano di moda qualche decennio fa e che, probabilmente, hanno vissuto sulla propria pelle da ragazzini. Le formule fisse e statiche, infatti, non piacciono affatto. Il segreto, per attrarre questa categoria di viaggiatori, è la possibilità di scegliere esperienze autentiche e personalizzazioni all’interno di un prezzo fisso. 

Questo, non a caso, permette di creare una sorta di vacanza tailor made, pur rimanendo nel comfort di non dover organizzare nulla. Si sposa perfettamente con il concetto di turismo esperienziale, ma anche con la necessità di fare economia e la voglia di non pensare a nulla mentre si è in vacanza. Dalle attività sportive alle esperienze nella natura, dalle escursioni alle degustazioni di sapori locali, quello che conta è portare a casa non una vacanza uguale a quella del vicino, ma un ricordo personalizzato e autentico.

Rispondere a vecchie esigenze in modo innovativo: un’opportunità per l’Open Air

La stessa cosa vale per la vacanza di famiglia: un trend di viaggio datato, ma con esigenze nuove. Oggi non si fa più tutti la stessa cosa, nello stesso momento e con le stesse modalità, ma nell’ambito della stessa vacanza i nonni vogliono vivere esperienze adatte alle loro passioni e al proprio ritmo, mentre i più giovani non smettono di inseguire il divertimento e non perdono la voglia di fare nuove conoscenze. Si tratta, per le strutture ricettive, di rispondere a nuove esigenze partendo da un modello di vacanza ben consolidato.

Per questo tipo di vacanza, le strutture conviviali e con soluzioni alloggiative innovative e diffuse risultano essere particolarmente adatte, il che apre infinite possibilità al comparto dell’Open Air. La chiave sta nella diversificazione dell’offerta, nella creazione di percorsi ed esperienze adatte a tutte le età e specifiche per i giovani, i genitori e i nonni, in modo da alternare momenti di condivisione multigenerazionale con momenti di interazione con gli altri ospiti. Insomma, la vacanza in famiglia, che da sempre rappresenta il fulcro del turismo Open Air, sta cambiando forma, e stare al passo del cambiamento è, ancora una volta, la chiave per sopravvivere ed evolversi puntando su sostenibilità, inclusività ed esperienzialità.

Autore
  • Erika Fameli

    Romana, appassionata di viaggi e di scrittura, da diversi anni ha trasformato le sue passioni in un lavoro. Ex Executive Assistant di Faita Federcamping, ha lavorato come Social Media Manager e oggi collabora come copywriter freelance con riviste online tourism-oriented e non solo.

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