Ponte dell’Immacolata in Campania: previsti 430.000 arrivi, di cui 200.000 a Napoli

Per il Ponte dell’Immacolata in Campania si prevedono folle di turisti di grandi dimensioni. Secondo i dati di Confesercenti, infatti, nella regione giungeranno circa 430.000 turisti, di cui quasi la metà si concentrerà nella città di Napoli. Tra previsioni economiche floride e gestione dei flussi, il 6, 7 ed 8 dicembre si prospetta come un importante banco di prova per la regione.

Ponte dell’Immacolata in Campania

Ponte dell'Immacolata in Campania

La Campania sta vivendo un momento di grande risonanza turistica, e sta attirando sempre più visitatori. Se la Costiera Amalfitana e le Isole di Capri e Ischia hanno registrato numeri importanti nella stagione estiva e continuano ad avere percentuali considerevoli di camere prenotate, il maggior attrattore della regione rimane la città di Napoli. Secondo le stime più recenti elaborate da Confesercenti, sarà proprio Napoli ad essere nell’occhio del mirino per il Ponte dell’Immacolata, che porterà in Campania circa 430.000 turisti.

Il capoluogo, infatti, terrà per sé ben 200.000 arrivi, lasciando poco più della metà del totale a tutto il resto della regione, per una stima di fatturato complessivo di circa 215 milioni. Di questa somma, circa 3 milioni verranno dai turisti mordi e fuggi, ossia quelli che non pernotteranno in Campania ma si muoveranno sul territorio per poi tornare a casa a fine giornata. Si tratta di numeri importanti, che elettrizzano il comparto con il consueto corollario di strade affollate, negozi pieni e ristoranti al completo. In particolare, a preoccupare maggiormente è proprio Napoli, che nelle ultime settimane è stata oggetto di una viralità social non sempre positiva. 

Napoli, tra criticità e opportunità

Ponte dell'Immacolata in Campania

Tutte le problematiche legate al successo di una meta rendono non solo più complesso visitare Napoli e tutto il suo immenso patrimonio artistico e culturale, ma anche ai residenti vivere la propria città. Recentemente, il Sindaco ha annunciato l’incremento delle telecamere nel centro storico per monitorare i flussi turistici e dare informazioni aggiornate in tempo reale su quali sono le fasce orarie più ingolfate e le zone a più alta affluenza, ma le misure anti-overtourism non sembrano ancora essere all’altezza degli arrivi e delle presenze turistiche in città.

Spunti di riflessione per l’Open Air

Ponte dell'Immacolata in Campania

Da questo focus sul Ponte dell’Immacolata in Campania emergono numerosi argomenti su cui si può riflettere e ragionare non solo per trovare soluzioni strategiche, ma anche per prevenire problematiche simili in altre zone d’Italia. Partendo proprio dal problema dei trasporti, l’importanza dell’efficienza dei collegamenti rimane un argomento centrale nella gestione di alti flussi turistici, e in questo serve necessariamente l’intervento delle istituzioni. 

Anche gli operatori, però, possono alleggerire il carico che grava sul trasporto pubblico prevedendo servizi di navetta per i propri ospiti sia da e verso aeroporti e stazioni ferroviarie, sia per gli spostamenti in loco, verso attrazioni e attività. Le strutture ricettive all’aria aperta, in questo, sono molto più avanti rispetto ad altre tipologie di alloggio, e possono guidare uno sviluppo di questo tipo facendo da esempio: investire in mezzi di media capienza per gli spostamenti più lunghi o che prevedono bagagli ingombranti, o fornire biciclette e e-bike per gli spostamenti più brevi. 

La destagionalizzazione e il decentramento dell’interesse turistico, tornano quindi ad essere pilastri di un turismo più sostenibile e responsabile, in grado di portare valore al territorio e alla sua economia, senza però gravare sulle risorse ambientali e sociali. Tutti questi aspetti, a Napoli come nel mondo dell’Open Air su più vasta scala, possono fare la differenza tra una destinazione in sofferenza e una che invece trae valore dal turismo che alimenta e promuove.

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