Iperturismo e gestione dei flussi: la soluzione nell’IA

Iperturismo e gestione dei flussi sono due argomenti che interessano particolarmente le destinazioni sensibili in Italia, poiché rappresentano due grandi sfide da vincere per raggiungere un’efficiente sostenibilità turistica. La soluzione potrebbe consistere nell’applicazione delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale.

Iperturismo e gestione dei flussi

Iperturismo e gestione dei flussi

Nel panorama turistico moderno le sfide più importanti da vincere hanno a che fare con la gestione dei flussi e con l’iperturismo, fenomeno che porta un numero elevato di turisti nello stesso posto, nello stesso periodo. Gli effetti di questa concentrazione di persone sono perlopiù negativi, soprattutto dal punto di vista della sostenibilità turistica e della vivibilità dei territori. A controbilanciare c’è ovviamente l’aspetto economico, che non è da sottovalutare. Come fare per trovare un equilibrio tra i grandi flussi turistici che interessano le principali destinazioni italiane e il benessere dei territori, delle comunità locali e dell’ambiente?

Il quesito non è di facile risoluzione, come dimostrano i tentativi che ogni destinazione fragile dal punto di vista turistico sta attuando. Da un lato c’è il problema strettamente legato all’ambiente: la gestione dei rifiuti, l’impatto negativo sul territorio e il consumo di risorse concentrato in singoli periodi. Dall’altro, ci sono invece i problemi sociali: poca vivibilità dei centri urbani, sovraffollamento dei sentieri, traffico, aumento delle code in attrazioni e ristoranti.

Infine, arriva l’aspetto economico: grandi flussi portano grandi entrate, ma non continue e piuttosto frazionate nel tempo. La soluzione migliore per garantire la sostenibilità turistica è quella di decentrare i flussi dalle zone più sensibili, destagionalizzare gli arrivi e creare un sistema dinamico e aggiornato in tempo reale che monitori le esigenze dei turisti.

L’intelligenza artificiale applicata al turismo

Nell’era moderna, fortunatamente, la tecnologia arriva in soccorso e, sebbene in molti guardino ancora all’Intelligenza Artificiale come ad un qualcosa di scarsamente utilizzabile, una sua applicazione consapevole e guidata da una strategia precisa e concreta può fare la differenza. Per alcune destinazioni, infatti, l’IA è già parte integrante dell’offerta turistica: esistono app per la programmazione e la creazione di itinerari su misura, app per cercare attività insolite e strettamente legate al territorio, assistenti di viaggio digitali che guidano alla scoperta di un luogo e tanto altro.

Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale al mondo del turismo però, non sono solamente quelle destinate agli utenti finali, ma ne esistono anche di molto utili alle amministrazioni e alle strutture ricettive. Per fare un esempio, esistono sistemi che permettono di monitorare gli ingressi, variare i prezzi dei biglietti in tempo reale in base all’afflusso di visitatori e tracciare grafici che mostrano il comportamento, le abitudini e le esigenze dei turisti mentre stanno vivendo la vacanza.

Un focus sull’Open Air

Iperturismo e gestione dei flussi

Guardando nello specifico al mondo dell’Open Air, l’Intelligenza Artificiale può aiutare a conseguire gli obiettivi di sostenibilità del comparto. Dai dispositivi di domotica controllabili da remoto, che permettono di non sprecare energia nelle singole unità alloggiative mentre gli ospiti sono fuori, alla verifica dell’esatto funzionamento di tutti gli apparecchi elettronici, dalle telecamere di sorveglianza intelligenti alle app per la prenotazione alle aree ristoro, le applicazioni delle nuove tecnologie alla gestione delle strutture all’aria aperta sono davvero numerose.

Anche dal punto di vista della gestione delle lamentele, l’IA può essere sfruttata per supportare lo staff dell’accoglienza, per velocizzare le pratiche di check-in e check-out o semplicemente per rispondere in tempo reale a problemi concreti. Il tutto, generando statistiche e dati da analizzare sia contestualmente allo svolgimento del lavoro, sia a freddo, per capire quali sono le aree del flusso gestionale da migliorare e come farlo.

L’esempio della Campania

Per fare un esempio pratico, si prenda la Campania. Il Sindaco della città di Napoli ha da poco annunciato l’adozione di telecamere di ultima generazione per potenziare i controlli e ridurre i rischi dell’iperturismo. Le telecamere monitoreranno i flussi in tempo reale per capire quali sono le zone più affollate della città e le fasce orarie di maggior concentrazione antropica, dati da utilizzare per una migliore gestione dei servizi. 

A Capri, invece, il focus principale sta nella previsione dei flussi. Dopo l’estate 2025, che ha messo a dura prova la stabilità ambientale e, di conseguenza, la qualità dell’offerta turistica di pregio che caratterizza l’isola, gli operatori del settore necessitano di soluzioni efficaci. In questo senso, si parla di tracciare il traffico degli utenti sui siti di prenotazione e creare un database di contatti reali e uno storico di ricerche inerenti l’isola di Capri per andare incontro alle esigenze e alle richieste degli ospiti.

Sapendo cosa cercano gli utenti, si può creare un’offerta mirata e indirizzare le prenotazioni verso i periodi di media e bassa stagione, promuovendo la destagionalizzazione tramite la risposta ai bisogni di chi viaggia. Infine l’Intelligenza Artificiale rappresenta anche un ottimo strumento per la determinazione dei listini prezzi, che diventando dinamici riescono a garantire sempre la migliore offerta sul mercato.

BTO 2025: come sarà il turismo del futuro
Iperturismo e gestione dei flussi

Un appuntamento importante in ambito tecnologico e turistico è il BTO – Be Travel Onlife, manifestazione italiana dedicata all’innovazione e al futuro del turismo. Proprio nei giorni scorsi alla Stazione Leopolda si è svolta la 17esima edizione, con circa 350 speaker tra italiani e stranieri. I principali temi affrontati hanno riguardato la sostenibilità turistica e l’applicazione della tecnologia al turismo. Un focus importante è stato dedicato proprio all’iperturismo e alla gestione dei flussi attraverso la tecnologia. In questo senso, l’IA può trasformare l’overtourism in una risorsa, cambiandone il paradigma e gestendone la distrubuzione, riducendo l’impatto negativo sui territori italiani e trasformandolo in una fonte di valore indotto ed operatività responsabile.

Autore
  • Erika Fameli

    Romana, appassionata di viaggi e di scrittura, da diversi anni ha trasformato le sue passioni in un lavoro. Ex Executive Assistant di Faita Federcamping, ha lavorato come Social Media Manager e oggi collabora come copywriter freelance con riviste online tourism-oriented e non solo.

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