Quello tra astroturismo e Open Air è un legame naturale, che trova la sua ragion d’essere nella natura stessa dei due comparti. Si tratta di un legame da approfondire e valorizzare, poiché in grado di destagionalizzare e decentrare i flussi, creando nuove destinazioni e facendo conoscere territori ancora sconosciuti e poco battuti.
L’astroturismo in Italia

L’astroturismo nasce dalla passione per la volta celeste, e dalla ricerca di quei luoghi che, lontani dai centri urbani, consentono di ammirare le stelle circondati dal buio e dal silenzio della natura. Solo lontano dall’inquinamento luminoso, infatti, si riescono a vedere distintamente astri, pianeti e scie luminose in cielo. A voler vivere esperienze di questo tipo sono sempre più appassionati, che in Italia iniziano ad organizzarsi e unirsi in gruppi. In base al movimento delle stelle, ogni anno ci sono periodi durante i quali è possibile ammirare fenomeni astrologici particolari o più intensi del solito.
Si tratta di veri e propri eventi che, tra gli amanti del cielo, riscuotono un successo notevole. Ne sono degli esempi le notti del 21 ottobre, 20 novembre e 20 dicembre 2025, considerate particolarmente propizie per ammirare chiaramente la volta celeste grazie all’assenza della luna. Altri eventi imperdibili, nel calendario astroturistico 2025 saranno: il passaggio delle Geminidi, le famose “stelle di Natale”, dal 4 al 17 dicembre; lo spettacolo delle scie luminose il 13 e il 14 dicembre; l’apparizione delle costellazioni del Toro, della Cintura di Orione e dei Gemelli.
Proprio per seguire le stelle, quindi, gli astroturisti si muovono e si spostano, senza guardare altri aspetti se non i movimenti celesti. Questo vuol dire che possono crearsi flussi anche in bassa stagione, e che le zone più rurali e meno battute possono diventare la location ideale per gli appostamenti con telescopio e binocolo.
Destinazione Valtellina

Una destinazione che in materia si sta facendo notare è la Valtellina. Questa zona, caratterizzata da ampie vallate con pochi centri urbani, una natura incontaminata e poco inquinamento luminoso, sta diventando una delle mete preferite dagli appassionati. Qui, già ad un’altitudine di 1.200-1.500 metri si creano le condizioni ideali per ammirare il cielo e vivere un’esperienza indimenticabile. Le location più gettonate sono Ponte in Valtellina, con il suo Osservatorio astronomico Giuseppe Piazzi, Trivigno, la Valchiavenna, la Val di Rezzalo, Livigno e la Valmalenco.
Quest’ultima è particolarmente interessante perché, oltre alle stelle e ai fenomeni astrologici riconosciuti scientificamente, sono stati avvistate anche presenze luminose misteriose. Dunque tra astroturismo prettamente scientifico, appassionati del mondo alieno ed escursionisti alla ricerca di esperienze immersive nella natura notturna, la Valtellina spicca come una destinazione interessante.
Astroturismo e Open Air

Una caratteristica molto positiva dell’astroturismo, che lo rende anche estremamente versatile e adattabile a diversi tipi di contesto, riguarda la sua affiancabilità ad altre attività all’aria aperta. In particolare, ai viaggiatori dell’astroturismo piacciono molto le passeggiate al tramonto, le escursioni lungo sentieri panoramici o dall’alto valore storico, così come le esperienze alle prime luci dell’alba. L’astroturismo, in questa accezione, diventa volano di moltissime altre opportunità outdoor che ben si sposano con l’Open Air.
Infatti fermarsi a guardare le stelle è un’azione strettamente connessa con il mondo del camping, e un’attività semplicissima da realizzare, per cui bastano una sedia, una tenda e la natura. Immaginando livelli ulteriori si può arrivare a coniugarlo al glamping nel verde con tetti affacciati sul cielo, ad escursioni organizzate con guide specializzate, ad esperienze per i più piccoli e tanto altro. Anche a livello di etica, i due comparti sono vicinissimi, se non addirittura combacianti. Solamente incentivando una maggiore sostenibilità turistica, una migliore accessibilità ai luoghi e alle location dell’astroturismo, infatti, si può sviluppare questo settore.
Proprio per questo, la promozione e la valorizzazione dei territori, la creazione di destinazioni che non siano solamente geografiche, ma anche semantiche, e l’attuazione di strategie sinergiche tra gli operatori turistici sono aspetti fondamentali per far crescere ancora di più l’astroturismo in Italia e affermare il nostro Paese come una destinazione di punta del settore.





