Forum Open Air 2025 per valorizzare i territori: tre esempi di governance condivisa

Valorizzare il territorio attraverso una governance condivisa vuol dire creare una sinergia integrata e comune tra imprese, amministrazioni e cittadini. Questo tema è stato sviluppato nel corso del Forum Open Air 2025 di Roma. Nella tre-giorni di evento si è discusso ampiamente di molte delle tematiche proprie del settore con strategie vincenti ed esempi da seguire, tra queste la governance condivisa ha avuto eco nell’esposizione di case history di successo.

Di seguito  i tre esempi di territori che, unendo forze ed energie di più attori della filiera turistica hanno saputo trarre valore e creare una destinazione d’eccellenza.

Cosa vuol dire valorizzare il territorio attraverso una governance condivisa

Per governance condivisa si intende un approccio multidisciplinare ad uno stesso obiettivo da perseguire in sinergia tra molti attori e stakeholders non necessariamente della stessa filiera.
Ci sono da un lato le imprese, che con investimenti privati ed iniziative volte alla promocommercializzazione dei propri beni e servizi, portano professionalità e innovazione.
Ci sono poi le amministrazioni, che sono necessarie per supportare a livello sia normativo che istituzionale la promozione di un territorio e di una destinazione turistica (che non obbligatoriamente coincide con un territorio meramente geografico).
Ci sono, infine, i cittadini, di cui spesso ci si dimentica quando si parla di filiera turistica. I cittadini, infatti, rappresentano la cultura del territorio, l’accoglienza e l’identità locale. Solamente attraverso una governance condivisa da questi tre soggetti si può valorizzare al meglio un territorio coniugando diversi aspetti dell’esperienza turistica in un unico contesto la destinazione stessa: artigianato, autenticità sociale, attività esperienziali, tradizioni, enogastronomia, patrimonio, infrastrutture, impianto normativo, investimenti, promozione.

Tre esempi dal mondo dell’Open Air

Il mondo Open Air si sta dimostrando in grado di incentivare un turismo più sostenibile e consapevole, capace di portare valore sia all’ospite che a chi lo accoglie, non solo economicamente. Questo consente alle strutture di allungare la stagione e aumentare la professionalizzazione, anche grazie al  partenariato tra gli operatori e le istituzioni. Gioca un ruolo importante anche la comunicazione social, che permette di far conoscere il territorio non solo nella bella stagione, ma anche durante il resto dell’anno, creando i presupposti per soggiorni anche fuori stagione.

Cavallino Treporti

A parlare del Parco Turistico di Cavallino Treporti, l’area italiana che nel settore Open Air riscuote il successo maggiore di pubblico, è Mattia Enzo, suo Presidente. L’esempio di Cavallino è emblematico per cogliere tutte le potenzialità di una governance condivisa tra imprese, amministrazioni e cittadini, considerando anche gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni. Qui si è riuscito a creare un ambiente che valorizza sia la natura che la componente umana, sia il patrimonio culturale e artistico che le tradizioni, in un equilibrio invidiabile tra digitalizzazione e contatto umano, tra professionalità e accoglienza.

Destination Verona Garda

Un altro esempio veneto è quello di Destination Verona Garda, che il suo Presidente, Paolo Artelio, ha presentato come un progetto che ha portato già ottimi risultati, ma che ha ancora enormi margini di performazione. In questo caso, si è messa in atto un’evoluzione che ha portato un territorio non delimitato da confini geografici a diventare una smart tourist destination, dove vivere esperienze autentiche e poter scoprire un territorio che, sulla carta, è diviso in due aree geografiche.

Per creare questa nuova destinazione, che comprende la zona del Lago di Garda e le 4 principali aree della provincia di Verona ( Lessinia, Pianura dei Dogi, Soave-Est Veronese e Valpolicella), si è partiti dall’esperienza di Visit Valencia. Il tema dell’esperienza è stato portato al centro della promozione turistica, e attorno ad esso è stata costruita una rete fatta di persone, istituzioni e progetti condivisi.

Zoom Bioparco Torino

Più che una destinazione vera e propria, Zoom Bioparco di Torino è un attrattore turistico, che nel 2024 ha registrato circa 650.000 ingressi. Si tratta di un risultato più che positivo, superato solamente, nella città di Torino, dal Museo Egizio e dal Museo del Cinema. Da semplice zoo, questo spazio ha fatto un salto di qualità aggiungendo l’esperienza a stretto contatto con gli animali, avvicinandoli agli ospiti e integrando gli ospiti nel Bioparco stesso. Lo ha fatto tramite l’introduzione graduale di 56 unità abitative, che oggi formano un vero e proprio Glamping nel Parco.  Gli ospiti che alloggiano qui spendono circa 258 euro pro-capite, e oltre a vivere il Parco, visitano anche i dintorni e la città di Torino, portando un indotto positivo su tutto il territorio. Anche in questo caso, la sinergia tra operatori diversi ha portato ad una case history di successo.

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