Saranno in tantissimi a trascorrere Natale e Capodanno in montagna quest’anno lo dicono le prenotazioni. In Piemonte sono già molto prossimi al sold out con conseguente crescita dei prezzi. A spopolare tra gli ospiti le esperienze più esclusive e a contatto con la natura e con le tradizioni locali.
Natale e Capodanno in montagna

Anche quest’anno la montagna sarà la destinazione di milioni di viaggiatori, che scelgono di trascorrere il periodo delle festività in alta quota. In Piemonte la montagna sta registrando un picco di prenotazioni notevole, e il dato reale potrebbe superare anche le previsioni regionali di fine novembre. In base ad esse, infatti, nel periodo che va dal 22 dicembre 2025 al 7 gennaio 2026, la saturazione degli alloggi piemontesi sarebbe arrivata al 32,8%, ma secondo gli operatori del settore, questa soglia è stata già superata.
Si tratta di una stima superiore del 12% rispetto allo scorso anno, che promette di crescere ulteriormente. Gli effetti di questa corsa alla montagna si notano soprattutto sui prezzi degli alloggi ancora disponibili, che arrivano anche a 5.000 euro per una settimana a Sestriere. Le prenotazioni per il periodo natalizio e per la notte di Capodanno, soprattutto, sono iniziate verso la fine dell’estate in Piemonte, ma proprio in questi giorni stanno vivendo un vero e proprio boom di acquirenti last-minute, disposti a pagare anche il 10% in più rispetto alla tariffa standard.
Il fattore neve
Le aspettative in Piemonte sono parecchio alte, e gli operatori si dicono fiduciosi di questo picco di stagione, anche se rimane l’incertezza del fattore neve, da cui dipenderà il successo o meno del periodo. A parte la città di Torino, che vive ancora dei grandi eventi appena conclusi e gode degli strascichi della fama che essi le hanno portato, il resto della Regione punterà tutto sulla presenza della neve in alta quota, che porterà non solo una maggiore soddisfazione degli ospiti, ma anche nuove prenotazioni a ridosso della data del soggiorno.
La neve, infatti, oltre a garantire la possibilità di lunghe giornate di sci e altri sport invernali, permette di partecipare a numerosissime attività di tipo esperienziale, che spaziano dalle cene in baita alle ciaspolate, passando per le gite in motoslitta e i white party.
Esperienze e autenticità

Anche per queste festività natalizie, e in perfetto proseguimento del trend già avviato da tempo, gli ospiti sono intenzionati a fare esperienze che includano il contatto con la natura e la conoscenza delle tradizioni locali. In primis, a trainare l’esperienzialità della regione nel periodo di festa sono le cene in baita, seguite da una discesa in sci con la tipica fiaccolata o da una discesa con motoslitta o gatto delle nevi.
Per quanto sia un grande classico, questa combo non smette di affascinare e raccogliere consensi da parte degli ospiti, che oltre a sentirsi parte di una tradizione storica, hanno anche la possibilità di assaggiare le ricette tipiche del periodo natalizio e gustare i sapori più autentici della cucina di montagna.
Altre opzioni combinano una passeggiata sulla neve fino alla baita con un buon vin brulé e una cioccolata calda, mentre altre prevedono una ciaspolata in mezzo ai boschi per celebrare l’anno che termina immersi nella natura più incontaminata. Dall’enogastronomia all’esperienzialità, dalla scoperta delle radici ai laboratori a partecipazione attiva, la montagna esercita un fascino senza fine sui turisti, che nel periodo delle feste aumenta ancora di più.
Le opportunità per l’Open Air
L’interesse dei turisti verso le attività all’aria aperta anche in inverno dimostra una vicinanza sempre meno stagionale al mondo dell’Open Air, che va colta come un’opportunità di sviluppo e crescita per il settore. Le strutture all’aria aperta che in montagna rimangono aperte tutto l’anno, infatti, stanno riscontrando una risposta positiva da parte dei viaggiatori, che non solo vogliono alloggiare a stretto contatto con la natura, ma chiedono anche di arricchire il proprio soggiorno con attività ed esperienze dai forti connotati di autenticità e vicinanza con il territorio che li ospita.
In questo senso, la stagione si allunga e si aprono le porte alla destagionalizzazione, ma anche ad una maggiore stabilità in termini di indotto e stabilità per il territorio. Per non parlare della possibilità, attraverso singole notti come quella di Capodanno, di creare pacchetti e promozioni per allungare il soggiorno degli ospiti e invogliarli a fermarsi più a lungo. Questo permette di ampliare l’offerta con attività ed esperienze prettamente invernali e legate alle festività, ma anche di portare gli ospiti nei musei, nelle botteghe e nei ristoranti e di avvicinarsi alla cultura e alle tradizioni locali, creando un circolo di virtuosismo di grande impatto positivo per l’intero territorio.




