Comparto MICE per le strutture Open Air: come gli eventi diventano turismo

Il comparto MICE per le strutture Open Air rappresenta un’opportunità da sfruttare: soprattutto in vista dei grandi eventi del 2026, il settore può dimostrarsi all’altezza dei flussi attesi e in grado di far fronte alle esigenze degli ospiti. Trasformando gli eventi in turismo, si può aumentare l’appeal italiano e rafforzare il comparto dell’Open Air anche dal punto di vista della ricettività business.

Comparto MICE per le strutture Open Air

Comparto MICE per le strutture Open Air

Il comparto MICE (meetings, incentives, conferences, exhibitions) per le strutture Open Air è un territorio ancora da esplorare appieno, ma che rappresenta un’opportunità da non perdere per sviluppare ulteriormente il settore della ricettività all’aria aperta. Secondo il rapporto Milano on the rise di McKinsey, il comparto MICE genera un indotto di 2,5 miliardi di euro nella sola città di Milano, assicurando più di 80.000 posti di lavoro nella città metropolitana. Si tratta, quindi, di un comparto dalle potenzialità enormi, che ha ancora un ampio margine di crescita.

Se Milano rappresenta la punta di diamante dell’accoglienza business, non è certo l’unica destinazione d’interesse per il comparto MICE, che anche in altre città disloca i suoi eventi e raggruppa i suoi flussi. Investire in  eventi e manifestazioni può portare grandi vantaggi anche al mondo dell’Open Air, anche se i due comparti non vengono spesso associati direttamente. Le strutture ricettive Open Air, infatti, dispongono degli spazi adeguati per accogliere gli ospiti dei grandi congressi, e anche dell’adeguata qualità alloggiativa.

Il pubblico business

Comparto MICE per le strutture Open Air

Il pubblico dell’ambito MICE può contribuire ad aumentare la qualità turistica. Chi si muove per seguire convegni, partecipare a congressi o assistere a fiere ed eventi sportivi di grande portata, infatti, è tendenzialmente alto-spendente e molto attento alla qualità dei servizi. Ricercatori, accademici, imprenditori e investitori internazionali sono i principali frequentatori del turismo business, e rappresentano un segmento da attrarre con proposte che valorizzino il patrimonio culturale italiano.

In questo senso, l’offerta deve andare nella direzione dei musei, dei siti istituzionali e dei laboratori, per spingere chi arriva in Italia per un congresso a trattenersi oltre lo stretto necessario per assistere allo svolgimento dei lavori e, successivamente, a tornare come turista e non più in veste lavorativa. Il pubblico business, così facendo, si trasforma in pubblico turistico a tutti gli effetti, generando un indotto doppio e di alto valore.

Gli eventi del 2026 e le sfide del turismo italiano

Il 2026 sarà per l’Italia un importante banco di prova dal punto di vista della ricettività legata ai grandi eventi e, se tutti gli occhi sono puntati sugli hotel, il comparto dell’Open Air si dimostra altrettanto pronto ad accogliere gli ospiti in arrivo non solo per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina, ma anche per gli altri eventi sia sportivi che non in calendario il prossimo anno. Ne sono un esempio i concerti estivi, gli appuntamenti calcistici e le corse della MotoGP e della Formula 1. Tutti questi appuntamenti rappresentano per l’Italia un’occasione d’oro per valorizzare il territorio e tutto il suo patrimonio.

Le sfide che il turismo italiano deve affrontare nel 2026 non sono poche, e riguardano da un lato la gestione dei grandi flussi e dall’altro la sostenibilità turistica. Dalla creazione di nuove infrastrutture alla ristrutturazione di quelle già esistenti, dalla pianificazione strategica degli eventi all’obiettivo di evitare l’overtourism, la gestione dei grandi eventi comporta l’utilizzo di nuove tecnologie e di una strategia condivisa e coerente tra più operatori. 

Il ruolo dell’Open Air
Comparto MICE per le strutture Open Air

Dal punto di vista strettamente turistico, gli eventi devono rappresentare un volano di sviluppo, e non un fenomeno da contenere perché troppo rischioso in termini di sostenibilità. Questo si può ottenere decentrando l’accoglienza, campo in cui l’Open Air entra in gioco creando un’offerta integrata e inclusiva di spostamenti, navette ed esperienze legate al territorio, e assicurando la sorveglianza e la sicurezza nei momenti di maggiore intensità turistica.

I grandi eventi possono portare una crescita notevole sia in termini economici che sociali, incentivando nuove infrastrutture e progetti volti all’accoglienza e alla riqualificazione urbana, proprio come sta accadendo a Milano in vista dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. L’Open Air, in questo processo di sviluppo può giocare un ruolo cruciale per il turismo italiano, grazie alla qualità delle sue strutture, ai suoi valori etici e sostenibili e ai suoi spazi, già grandi abbastanza da soddisfare le esigenze di questo particolare segmento della domanda.

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