Il Made in Italy, non inteso solamente come mera produttività artigianale, è ad oggi il maggior volano del turismo italiano nel mondo, abbraccia la moda, l’enogastronomia, la cultura e l’intero nostro patrimonio di immagini e suggestioni. Va, dunque, considerato come un attrattivo autonomo che amplifica e valorizza i tratti distintivi del vivere italiano. Gli stranieri in Italia, infatti, non vengono solamente per visitare luoghi e scattare fotografie, ma soprattutto per vivere il nostro stile di vita, assimilare il nostro approccio alla vita e fare esperienza di tutta una serie di gesti, situazioni e ambienti tipicamente italiani.
I dati del turismo straniero in Italia

I dati Enit tracciano un quadro vivido e vibrante del turismo straniero in Italia:
- i passeggeri aeroportuali dall’estero sono stati 18,6 milioni nell’estate 2025;
- le prenotazioni sono aumentate del 17,9% rispetto al 2024;
- la spesa turistica internazionale è aumentata del 6,4% nel primo trimestre del 2025 (rispetto allo stesso periodo del 2024);
- nel 2024 la spesa degli stranieri ha sfiorato i 21 miliardi di euro (+40% rispetto al 2022, al netto dell’inflazione);
- i turisti del Nord Europa spendono la maggior parte del loro budget in enogastronomia e cultura;
- gli arabi e gli asiatici si mostrano particolarmente interessati a moda, accessori e pelletteria di lusso;
- la media della spesa turistica straniera in Italia supera quella di molte altre mete europee.
Il Made in Italy come principale attrattivo turistico
L’Italia è il secondo Paese preferito dai viaggiatori stranieri in Europa, preceduto solamente dalla Spagna. Questo dato, oltre che un vanto internazionale, rappresenta una conferma e uno sprone. Una conferma, poiché attesta il fascino della Penisola agli occhi dei viaggiatori stranieri, che sono attratti dal nostro territorio in maniera sempre più crescente e diversificata. Uno sprone perché il turismo può fare ancora molto per migliorare gli standard raggiunti. A spingere molti ospiti a scegliere l’Italia è il Made in Italy, nella sua accezione più ampia.

L’enogastronomia, la moda, le esperienze: tutto questo e molto altro attira i turisti da noi. Le esperienze legate al cibo e alle produzioni locali stanno vivendo un vero e proprio boom di consensi: dalle degustazioni alle visite guidate in aziende agricole, cantine e frantoi, la filiera enogastronomica piace tantissimo ai turisti stranieri. Mostra segnali di crescita nell’interesse dei viaggiatori anche il settore del design, che in Europa genera circa il 20% del fatturato complessivo del comparto. Le fiere e i saloni che ogni anno arricchiscono il calendario italiano degli eventi sono un’attrattiva sempre più importante, ma anche le gallerie indipendenti e le installazioni di arte contemporanea aumentano la loro influenza sui turisti esteri.
Anche il patrimonio artistico e culturale sta vivendo una nuova primavera grazie ai restauri e alle innovazioni tecnologiche, che avvicinano le bellezze italiane ai viaggiatori di tutto il mondo e sono in grado di incuriosire, spingere ad approfondire la conoscenza e andare fisicamente a visitare quello che si è visto sullo schermo. Inoltre, un fortissimo impulso al turismo estero viene da quei territori che finora sono rimasti nell’ombra delle grandi destinazioni: borghi, entroterra, realtà rurali, ecc.
Le nuove esigenze dei turisti stranieri

L’attenzione sempre crescente verso la sostenibilità e l’esperienzialità sta creando esigenze nuove nel viaggiatore, che trova nell’offerta italiana il soddisfacimento dei suoi desideri. In questo, le strutture Open Air si dimostrano più vicine all’etica e al modello sostenibile che sta nascendo a livello globale, e rappresentano per i turisti la scelta migliore per esplorare il territorio italiano ed entrare in contatto con tutte le sue realtà più autentiche.
Non a caso, il comparto dell’Open Air sta diventando uno dei punti cardini dell’ospitalità italiana, ed è apprezzato in particolar modo dai turisti tedeschi, francesi, statunitensi, polacchi ma non solo. Da qualche anno a questa parte, infatti, si stanno avvicinando al turismo outdoor anche i turisti del Golfo e quelli dell’Estremo Oriente. Si tratta di viaggiatori alto-spendenti che vengono in Italia per fare acquisti di livello, dai pezzi unici della moda italiana ai prodotti artigianali su misura. Le destinazioni del lusso elevano il turismo italiano ad un livello più alto di ricettività, e permettono anche di aumentare l’indotto sull’intero territorio.





