Quella del 2025 è un’estate memorabile per il turismo umbro, che a differenza di altre regioni italiane, nel mese di luglio chiude i conti in positivo. Infatti, se nelle località balneari e nelle città d’arte il maltempo ha causato disdette e presenze più basse del previsto, l’Umbria ha resistito più che bene sia al meteo avverso che al caro vacanze.
Il merito, secondo le associazioni di categoria, va principalmente al Giubileo e alla riscoperta dei percorsi religiosi, che quest’anno hanno avuto un grandissimo appeal sia sui turisti italiani che su quelli stranieri. Affluenza più che positiva anche quella dei più giovani, che hanno scoperto l’Umbria e le sue infinite bellezze e hanno mostrato particolare apprezzamento per l’enogastronomia e i soggiorni nel verde.

Estate memorabile per il turismo umbro
Il 2025 si conferma un anno più che positivo per il turismo italiano in generale, e per l’Umbria nello specifico. Il trimestre estivo si sta dimostrando particolarmente generoso con il cuore verde d’Italia, e se da un lato il turismo religioso del Giubileo ha portato numeri importanti, molto viene anche dall’Open Air e dagli eventi. Inoltre, grazie alla regolarizzazione di molte attività abusive, oggi la regione può fare i conti con numerose presenze emergenti, che negli anni scorsi non venivano calcolate. Questa nuova ricettività, sommata all’aumento dei turisti stranieri in arrivo in Umbria, rappresenta un momento di vero e proprio boom per la regione. In alcune zone, infatti, gli ospiti internazionali sono aumentati del 10-11%, toccando picchi del 20-25% in determinati territori. Infine, non si deve dimenticare l’importanza delle nuove tratte dell’Aeroporto internazionale dell’Umbria-Perugia, che hanno aperto le porte della regione a un numero enorme di nuovi viaggiatori. Si tratta di un beneficio di cui gode l’intera filiera turistica, e che per il mese di agosto fa ben sperare le attività ricettive.
L’Effetto Giubileo
L’Umbria è una delle regioni italiane di maggiore attrattiva per i pellegrini e per i turisti religiosi. Nell’anno del Giubileo questo aspetto è stato elevato all’ennesima potenza, e soprattutto la città di Assisi ha beneficiato enormemente dell’eco dell’Anno Santo. Il mese di agosto sarà più problematico per le città, ma il mese di luglio è stato un vero successo, in particolar modo tra i giovani, che non hanno invaso solamente le strade di Roma, ma hanno colto l’occasione del Giubileo dei Giovani per esplorare anche il resto del Centro Italia. Il turismo religioso si dimostra, quest’anno in particolare, una risorsa da non sottovalutare e anzi, da incentivare e valorizzare, per far conoscere i territori di San Francesco e non solo, sia ai pellegrini italiani che a quelli internazionali. Dai cammini alle Chiese, dai Santuari agli Eremi, la regione presenta un’attrattiva invidiabile, che deve essere valorizzata al massimo e adeguatamente promossa.
Il turismo Open Air e gli eventi

Merita una menzione anche il settore dell’Open Air, soprattutto dal punto di vista delle esperienze e delle escursioni all’aria aperta. Gli ospiti in Umbria, infatti, hanno apprezzato tantissimo il turismo verde, le escursioni sia a piedi che in eBike e in generale la riscoperta del contatto con la natura. I dati umbri sono una testimonianza forte e chiara di come l’Open Air sia in grado di rilanciare una destinazione destagionalizzandone i flussi. In estate, infatti, anche una regione come l’Umbria può chiudere i bilanci in positivo, grazie alle strutture lacuali ed alle tantissime opzioni dell’offerta outdoor. Inoltre, anche per l’Umbria gli eventi hanno rappresentato un volano di attrazione non indifferente, movimentando la stagione, in particolare nel mese di luglio. Dai concerti alle manifestazioni, dalle sagre agli eventi culturali, gli ospiti non hanno avuto di che annoiarsi. Anche in questo caso, i dati dimostrano che un calendario di eventi ben studiato può portare turismo e indotto in qualsiasi periodo dell’anno, e che puntare sul loro sviluppo è una scommessa già vinta. Infine, gioca un ruolo sempre molto importante il turismo esperienziale che, partendo proprio dall’Open Air e dagli eventi, è stato in grado di sviluppare un’offerta di altissima qualità, che fa scendere in campo le attività locali e le realtà rurali, in un’azione sinergica di grandissimo impatto.





