Una due giorni interessante quella che si è tenuta dall’8 al 10 di novembre a Šibenik (Croazia), che ha visto riuniti gli imprenditori dei campeggi croati alla presenza del Ministro del Turismo croato Slavko Štefičar e numerosi esperti del settore per fare il punto sullo stato di salute dei campeggi croati. Se da un lato infatti nel 2022 c’è stato un aumento dell’11% delle presenze nei campeggi croati, si è evidenziato come questo non sia bastato a colmare le perdite subite dalla pandemia nel 2020 e 2021 ed il Ministro ha assicurato che i 131 milioni del Piano Strategico di Sviluppo per il turismo 2030 per la Croazia serviranno ad aumentare la digitalizzazione delle imprese ed a favorire un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale ed inclusivo.
Fattori innovativi evidenziati sono stati l’importanza di investire nella digitalizzazione delle strutture, a partire dall’automazione dei processi di check-in e check-out alla riduzione della carbon footprint (l’impronta di carbonio emessa dalle strutture n.d.r) da realizzarsi tramite l’utilizzo di nuove case mobili dotate di pannelli solari che posso così essere autosufficienti o, se collegate alla rete, supplire alla domanda di energia del campeggio. Successivamente si è passati all’analisi dei flussi previsti per il 2023: per il mercato turistico olandese è intervenuto Peter Doornekamp (Camping Navigator) che ha evidenziato come il 2022 sia stato un anno record per il turismo olandese nei campeggi di tutta Europa. Lo stesso, ha poi sottolineato come le nuove generazioni siano sempre più attente alla quota di emissioni di carbonio e si interessino molto alla sostenibilità dei campeggi, che, ne influenza la scelta.
Per il mercato tedesco è invece intervenuto Uwe Frers di ADAC-Pincamp che ha fornito i dati previsionali per la stagione 2023: nonostante l’inflazione a due cifre, non si prevede una diminuzione della “Travel intensity” ma bensì una diminuzione della capacità di spesa che, si tradurrà, per una parte di essi, in una minore permanenza in struttura. Sempre secondo un sondaggio di ADAC poi, la tariffa croata per i campeggi risulta in media la più alta in Europa e si prevede un suo aumento nel 2023 di circa il 16% rispetto allo stesso tariffario del 2022. Osservando la media europea, che si attesta intorno al 9%, è evidente come le strutture croate, rispetto ai competitors europei, abbiano incrementato quasi del doppio i prezzi per il prossimo anno. Si è poi parlato del prezzo dinamico come strumento per il miglioramento della redditività dei campeggi con esempi concreti che hanno portato ad ‘un incremento delle piazzole del 23,5% in tre anni (gruppo Aminess) e di come il covid abbia spinto alla digitalizzazione molte realtà e tante ad adottare il prezzo dinamico.
Infine si è parlato del tema del lavoro che anche in Croazia, vede la mancanza di personale tra le prime preoccupazioni degli imprenditori. Serve infatti creare nuove figure ed evitare che il settore venga percepito come “precario”. Importante la cooperazione tra istituzioni, scuole di formazione ed imprenditori per facilitare la crescita delle figure professionali richieste sul lungo periodo. Nell’immediato invece, serve un forte dialogo tra le parti, una attenzione maggiore sia alla flessibilità dell’orario di lavoro sia una maggiore offerta di formazione ai propri dipendenti. Sempre al convegno è stato poi presentato il primo “Master Of Sustainable Outdoor Hospitality Management”, che mira alla creazione di figure altamente formate e specializzate nella ricettività all’aria aperta. Per ultimo il Direttore della KUH Adriano Palman, si è complimentato con tutti gli imprenditori presenti per gli ottimi risultati raggiunti quest’anno e ha consegnato ai rappresentanti dei migliori campeggi della Croazia i premi dell’Associazione KUH.