Boom turismo in Calabria: il ruolo dell’ Open Air

Nel primo quadrimestre del 2025 si è registrato un vero e proprio punto di svolta per il turismo in Calabria: +10,4% di arrivi e +10,1% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2024. Percentuali importanti anche a confronto con il dato nazionale, in deciso calo con un -7,2% di arrivi e -3,2% di presenze.

Sicuramente la modalità open air può costituire la leva ideale per ulteriori orizzonti di crescita. Infatti, grazie al contatto diretto con la natura, all’ospitalità flessibile e alla forte richiesta di esperienze sostenibili, l’open air ha le carte in regola per soddisfare esattamente ed in maniera altamente soddisfacente le aspettative degli ospiti aumentandone ulteriormente gli arrivi e le permanenze. Con particolare e proficua attrattività per la destinazione Calabria, specialmente nei mesi spalla e nei territori meno battuti.
Indubbiamente anche la nuova legge regionale sul turismo open air, recentemente approvata, aiuta ed incoraggia negli imprenditori la voglia di investire creando le condizioni per favorire un vero e proprio salto di qualità perché: semplifica le autorizzazioni, incentiva l’innovazione e permette alle imprese di investire in nuovi modelli di ospitalità e servizi, in linea con le istanze crescenti nella domanda.

Boom di turisti stranieri: il ruolo dell’offerta extra-alberghiera

A trainare il boom del turismo in Calabria 2025 è la domanda internazionale, cresciuta del +45,8% negli arrivi e del +50,1% nelle presenze. In media, ogni turista resta 3 giorni, ma alcuni mercati chiave mostrano permanenze più alte: Canada (4,5 giorni), Germania (4,4 giorni).

Questi sono i 10 principali mercati esteri per la Calabria:

  • Germania
  • Polonia
  • Francia
  • Stati Uniti
  • Spagna
  • Svizzera
  • Canada
  • Regno Unito
  • Brasile
  • Paesi Bassi

Queste nazionalità rappresentano il 59,0% degli arrivi esteri e il 63,8% delle presenze internazionali. Il tasso di internazionalizzazione raggiunge il 16,9% complessivo (con punta al 25,9% in aprile): significa che, su 100 turisti in Calabria, 17 sono stranieri. In merito va fatta una riflessione sulle provenienze per capire meglio la natura dei flussi. Germania, Francia, Paesi Bassi, Svizzera e Spagna sono mercati di sicuro interesse per le imprese Open Air, si tratta di ospiti certamente più motivati ad apprezzare l’offerta estiva e balneare con un alto tasso di concentrazione nei mesi estivi.
Diverso il discorso delle provenienze di lungo raggio, qui la motivazione si concentra più sul “turismo delle radici”, con ospiti di seconda o terza generazione discendenti di calabresi emigrati, che vogliono riprendere contatto con le realtà ed i territori di origine dei propri ascendenti e con un interesse meno marcato per l’offerta turistica standard. Per questi l’organizzazione del pacchetto è importante più del periodo di piena stagionalità o della location della struttura.

Segmento extra-alberghiero in piena espansione

Il dato più interessante? È il comparto extra-alberghiero a crescere di più: +30,7% di arrivi, +21,0% di presenze. Un segnale chiaro che conferma la domanda in aumento di soluzioni alternative all’hotel, più esperienziali, immerse nel territorio e adatte a una vacanza più lenta, consapevole e sostenibile. Con numeri in netta controtendenza e una legge regionale pronta a sbloccare investimenti e innovazione, la Calabria ha oggi un’occasione concreta per far decollare il turismo open air.
Le strutture ricettive all’aria aperta possono intercettare il trend, favorendo:
una maggiore permanenza media, una destagionalizzazione dell’offerta e un aumento dell’internazionalizzazione.
Ovviamente questi risultati sono il frutto di una strategia che mette al centro il territorio, l’ambiente e le imprese locali, per far crescere turismo e sviluppo in modo coerente con l’identità calabrese. Dunque, si può immaginare che la nuova normativa abbia fatto da volano al rilancio della domanda di una delle regioni più iconiche ed attrattive d’Italia.

Autore
  • Sara Alvaro

    Calabrese di nascita e romana di adozione, collabora per giornali online generalisti e di settore dal 2007 e per alcuni è stata anche responsabile editoriale. Oggi è Social Media Manager di Faita Federcamping e responsabile di redazione Camping Management

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