Il turismo settembrino sta entrando nel cuore di molti viaggiatori, che lo preferiscono ai viaggi di agosto. In particolare, le vacanze nel mese di settembre favoriscono le città d’arte, che in agosto risultano meno appetibili per via del caldo, dei servizi ridotti e, più in generale, di una minore vivibilità urbana. Lo conferma Enit in un report sugli arrivi a Roma, che mostra un vero e proprio boom di prenotazioni nel mese di settembre. Una caratteristica da non perdere di vista, dei viaggiatori di settembre, è il loro potenziale di spesa. Enit, infatti, afferma che i turisti settembrini sono prevalentemente di fascia alta, e disposti a spendere anche 500 euro al giorno per visitare la Città Eterna.
Turismo settembrino

Il cambiamento climatico ha un fortissimo impatto sul turismo, e non solamente in termini di stagionalità, ma anche di destinazioni. Non esistono quasi più, infatti, le mete esclusivamente invernali o estive, ma con l’alzarsi progressivo delle temperature, esistono destinazioni che in estate stanno man mano scomparendo dalle ferie dei viaggiatori. Si tratta, principalmente, delle città d’arte, che con il caldo di agosto diventano invivibili. Non ci sono monumenti che tengano di fronte alle alte temperature e gli ospiti preferiscono montagna, mare e collina alle città. Stando così le cose, non sorprende affatto che chi intenda dedicare la vacanza ad una città d’arte, scelga il mese di settembre. A settembre infatti, non solo il caldo diminuisce, ma le giornate sono ancora piuttosto lunghe, l’affollamento turistico diminuisce e spesso prezzi e tariffe sono in discesa.
Roma a settembre

Dunque si tratta di un’opzione in evidente crescita che guadagna sempre più consenso. Per esempio riferendosi ai dati sugli arrivi a Roma ENIT stima circa 946.000 visitatori stranieri, che porteranno un indotto di circa 1 miliardo di euro. I dati Enit mostrano, inoltre, un incremento non solo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche rispetto a giugno 2024. Un aspetto particolarmente interessante del turismo settembrino della Capitale, è quello che riguarda la spesa media pro-capite dei viaggiatori. Quello di settembre infatti, promette di essere un turismo di alta fascia, con clienti alto-spendenti e viaggiatori interessati ad esperienze luxury ed esclusive, in grado di far vivere la città in modo privilegiato, senza badare a spese. In proposito Enit stima una spesa pro-capite di circa 2.000 euro. Le esperienze più richieste sono:
- cibo ed esperienze enogastronomiche (cooking class, cene stellate o esclusive);
- shopping di articoli di moda (borse, abiti, scarpe,);
- arte e cultura (tour guidati, esperienze riservate, );
- benessere (Spa, massaggi, relax,).
Settembre per l’Open Air
Per l’Open Air la prevalenza dell’opzione balneare nelle motivazioni di scelta degli ospiti resta al top. Tuttavia, come indicano i dati, il turismo settembrino si va affermando proprio nella modalità in cui la scelta all’aria aperta va a braccetto con la vacanza stessa. Per questo, una offerta che induca una destagionalizzazione con incentivi specifici può portare una crescita non indifferente della domanda del settore.