La sesta commissione del turismo della Regione Veneto ha approvato il piano per il turismo regionale. Il piano turistico annuale 2022 si compone di ben 37 pagine con iniziative per l’attuazione del programma strategico del turismo veneto, approvato il mese scorso. Sono 625 mila euro i fondi a disposizione per l’anno in corso ma fanno leva sui fondi di coesione europei pari ad oltre 90 milioni.
Il piano articola quattro ambiti di azione:
qualificazione del personale e dell’accoglienza nei territori (150 mila); valorizzazione di imprese e nuovi prodotti (150 mila euro); comunicazione marketing (70 mila euro); e sostegno all’Osservatorio regionale federato per il turismo, al digitale e all’editoria.
Tra le azioni finanziate dal piano ci sono programmi di formazione e potenziamento di nuove competenze per gli operatori turistici, strumenti di continuità contrattuale, investimenti sulle ‘porte di accoglienza’ (gli aeroporti di Treviso e Venezia, le stazioni ferroviarie di Venezia e di Padova, l’Arena di Verona) e sulla rete degli 82 uffici Iat e dei 199 info-point per garantire una immagine coordinata e una fruibilità uniforme dei servizi, la diffusione della Carta dell’accoglienza con il rilascio di ‘patentini dell’ospitalità’ che valorizzino il lavoro locale degli operatori. Particolare attenzione dovrà avere lo sviluppo della card regionale unica dematerializzata, che integri servizi, prodotti e agevolazioni per le diverse destinazioni turistiche.
La commissione ha poi ascoltato il parere degli operatori sulle due proposte di legge (pdl 15 e pdl 22) di riforma della legge veneta sull’agriturismo (lr n.28/2012). Sono stati invitati i rappresentanti di Confturismo, Federalberghi, associazioni dei campeggiatori (Faita–FederCamping. Assitai, Assocamping), Unionmare, Fipe, Confesercenti, associazioni Ville venete e Dimore storiche, Abbav (ospitalità extralberghiera), Agriturist, Terra Nostra, Turismo verde e Agrivacanze.