Previsioni rosee per il turismo a Roma, come d’altronde in gran parte della penisola. Si stima infatti, che, solo nella capitale, l’occupazione dei posti letto, secondo Federalberghi Roma, sarà superiore al 70%. Questo dato va però contestualizzato: infatti attualmente a Roma sono ancora chiusi cento alberghi su 1250 e fra i turisti stranieri mancano e mancheranno i russi (per ovvie ragioni), gli americani (almeno fino al 2023) ed i cinesi (per le restrizioni per il covid in Cina).
Per il ponte dell’immacolata il Presidente di Federalberghi Roma Roscioli si aspetta un “boom” di visitatori italiani, molti saranno i turisti under 35 durante le festività natalizie ed in occasione del capodanno. Sempre secondo il Presidente Roscioli però “gli hotels chiuderanno la stagione sicuramente in negativo, sia per la pandemia ad inizio anno, sia per i rincari delle bollette e l’inflazione che hanno inciso negativamente sui bilanci delle strutture”.
Quanto alle presenze straniere si prevede un aumento di turisti dall’Europa centrale in particolar modo dalla Svizzera e dalla Germania, che compenseranno in parte la mancanza di turisti alto spendenti dall’oriente per questa stagione. Pertanto per il turismo romano si preannuncia una buona ripresa del turismo invernale anche in vista del giubileo, con previsioni buone sia per gli arrivi che per le presenze entro la fine dell’anno.